MotoGp – I segreti della biomedica e il futuro di Marquez in Ducati, Dovizioso sincero: “non sarebbe intelligente da parte loro”

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Andrea Dovizioso sempre sincero e senza peli sulla lingua: dagli studi biomedici dai quali creare gli allenamenti appositi al futuro di Marquez in Ducati

Andrea Dovizioso è arrivato a Motegi carico e motivato con l’intenzione di voler rimandare a tutti i costi la festa di Marquez, che in Giappone, davanti ai tifosi di casa del suo team, si gioca il primo match point e potrebbe mettere le mani sul titolo mondiale a tre giornate dal termine della stagione, come nel 2014 e nel 2016.

andrea dovizioso
LaPresse

Il forlivese vuole giocarsela fino alla fine: “vado a Motegi per rinviare i festeggiamenti di Marquez. Nel 2107 sotto l’acqua ho vinto una delle mie gare più belle, sull’asciutto potremo essere ancor più forti“, ha affermato alla ‘rosea’. Sicuro di sè grazie ai tanti miglioramenti degli ultimi anni, il ducatista ha spiegato poi il suo nuovo lavoro al fianco del preparato Cuzzolin, che collabora con BioTekna, un’azienda specializzata nelle tecnologie biomediche, che studiano il sistema nervoso autonomo e la composizione corporea dell’atleta creando una mappa nella quale emergono i i punti deboli sui quali lavorare: “è la cosa che mi è piaciuta subito: senza conoscermi hanno evidenziato le mie caratteristiche, ho capito che il metodo aveva senso e valeva la pena provarci. Bisogna crederci e impegnarsi, per uno come me abituato a sport senza troppe regole, non è scontato né facile adattarsi. Ma dai risultati impari a lavorare sugli aspetti deboli: come la qualifica, che non mi veniva troppo beneHo cambiato radicalmente modo di lavorare ma anche di vivere, alimentazione, idratazione, orari di sonno. Come l’allenamento: sempre cross, ma in modo diverso, e dai dati del cardio si vede come sia ottimo per me. E poi kart e moto d’acqua, gli sport che ho scelto per prepararmi“, ha spiegato Dovizioso.

andrea dovizioso ducati
Alessandro La Rocca/LaPresse

Arrivato in Giappone, Dovizioso è stato inondato di domande riguardo dei rumors, smentiti dalla Ducati, di un possibile futuro di Marquez in rosso: “è normale che sia così, perché comunque ci sono degli investimenti. Mi preoccuperebbe se l’approccio non fosse questo, perché secondo me è la normalità. So che ci sono state voci secondo cui la Ducati si sarebbe già mossa, ma non credo proprio che sia così, perché non sarebbe intelligente da parte loro: abbiamo davanti due anni insieme e con degli obiettivi ben chiari. Credo che tutti siano focalizzati su questa cosa qui, ma poi è logico che se ci sarà questa possibilità, si muoveranno sempre in tempo. Se tra due anni tutti cercheranno di prendersi Marquez, qual è la novità? Che la Ducati ci possa pensare, sarebbe stupida a non farlo, così come lo sarebbe la Honda a non cercare di tenerlo. Stiamo parlando del niente. Sarebbe una bella cosa. Quando hai accanto dei campioni, come ho anche adesso con Lorenzo, impari sempre qualcosa, indipendentemente dalle relazioni, che possono essere positive o negative. Comunque ogni campione ha le sue caratteristiche ed è una bellissima cosa poter avere i dati tra le mani e capire cosa fa. Quando studi un avversario che guida un’altra moto, certi dettagli invece non li puoi vedere. Quindi sarebbe molto interessante“, ha spiegato a Motorsport

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