Andrea Dovizioso palesa le sue impressioni in vista della gara di Phillip Island: il pilota della Ducati appare scettico sulle prestazioni della sua moto in Australia
Dopo la caduta in Giappone, Andrea Dovizioso cerca il suo riscatto a Phillip Island, dove però ammette le difficoltà che potrebbe incontrare. Durante il weekend del Gp d’Australia la Ducati potrebbe trovare le più grandi difficoltà di tutta la stagione e il pilota romano non si nasconde dietro un dito.
“Qui è un test quest’anno, forse il più importante, abbiamo dimostrato di andare forte su piste non a noi congeniali, ma questa è la pista dove abbiamo fatto fatica di più ogni anno e ci teniamo a capire. – ha detto Andrea Dovizioso a Sky MotoGp – Questo weekend ci può aiutare a capire tante cose, perchè è una pista con caratteristiche estreme, che trovi difficilmente durante la stagione. Se vuoi portarti a casa il campionato devi giocartela fino alla fine, questa pista va presa nel mondo gusto. La velocità al centro curva per la moto significa che deve filare più velocemente. Mi aspetto di essere più vicino quest’anno, anche se non mi aspetto di essere là davanti. Qui è sempre un weekend particolare per la pista e le condizioni atmosferiche. Bisogna prendere quello che passa”.
“Credo che Valentino sia stato costretto a fare un tipo di campionato differente dal nostro. – continua – Non trovandosi bene con la moto è stato intelligente a gestirsi e a portare a casa il risultato pur arrivando parecchi secondi indietro. Noi non eravamo in quella situazione, abbiamo un potenziale maggiore e abbiamo cercato di lottare per altre posizioni, ma sono stati commessi tanti errori. E questa è la realtà. Però alla fine il nostro obiettivo era giocarci il campionato, dunque l’approccio alla stagione doveva essere questo, non arrivare più vicino a Marquez con meno punti. Si migliora quando fai certi risultati, anche se Marquez è stato più forte anche quest’anno”.
“In Giappone Marquez non mi ha studiato. – ha chiarito poi Dovizioso – Si è attaccato al gancio ed è stato bravo ad arrivare alla fine con me. Ogni gara ha una propria storia. Se sono stati davanti in gara c’è sicuramente un motivo. Ci sono strategie. Poi, certamente non posso dire sia stato dato il massimo. Si poteva fare di più, ma ho imparato tante cose a Buriram e a Motegi. Poi è chiaro che bisogna far tesoro di certe cose. Poi ora non ci stiamo giocando il campionato, dunque tutto quello che succede è un bagaglio molto importante per noi. Che ci servirà in futuro. Non sto vivendo queste situazioni in modo negativo. Mostrano la forza di Marc, ma mi serviranno nel 2019. Marquez aveva una moto migliore quest’anno. Lo scorso anno la Honda faticava in accelerazione e non era all’altezza in questo aspetto. Era al limite in ogni pista. Ma quest’anno ha vinto 8 gare e vuol dire che hai una superiorità. Nessuno può sapere la percentuale di merito. Diciamo che dipende molto da quanto si è al limite in gara. Marc sbaglia, ma solo quando è al limite. Quest’anno c’è stato, anche parecchio, ma non sempre. Ecco perché è riuscito a vincere tante gare”.
“Scommetterei su un nostro podio. Certamente. – ha concluso Dovizioso – Inoltre a Phillip Island non ho portato a casa tanti bei risultati. Ci vuole un risultatone, siamo qui per questo. Non è facile, mi aspetto Suzuki e Yamaha molto veloci. Inoltre qui Marquez e Crutchlow fanno paura. Siamo già tanti per il podio!”.