Offese a FIGC e Nazionale, arriva la sentenza sul caso Mino Raiola

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Mino Raiola era stato deferito dal procuratore federale Giuseppe Pecoraro a causa di espressioni denigratorie nei confronti della Figc e del ct della Nazionale

Il Tribunale federale nazionale della Figc ha prosciolto il noto agente di calciatori Mino Raiola, che era stato deferito dal procuratore federale Giuseppe Pecoraro per avere proferito espressioni denigratorie nei confronti della Figc, del ct della Nazionale maggiore e della stessa immagine del sistema calcistico italiano, in occasione di un’intervista radiofonica rilasciata il 20 marzo. “Questa Federazione fa schifo”, “Questa Nazionale fa schifo”, “Buffon viene selezionato con motivazioni che invece non valgono per Balotelli quindi si adottano due pesi e due misure”, sono alcune delle dichiarazioni di Raiola che avevano fatto scattare il deferimento. Il Tfn però ha deciso di proscioglierlo per “difetto di giurisdizione”, non essendo Raiola un tesserato della Figc. “Nel caso di specie il Raiola ha rilasciato un’intervista, di cui peraltro non risulta allegata alcuna riproduzione audio, nella quale esprime delle proprie personali opinioni tecniche senza alcuna attinenza o rilevanza con la specifica funzione per la quale lo stesso ha manifestato la propria volontà di sottoporsi all’ordinamento federale”, si legge nelle motivazioni del Tribunale. (Spr/AdnKronos)

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