Meo Sacchetti, CT della Nazionale italiana di basket, ha parlato del cammino degli azzurri dopo le vittorie con Polonia ed Ungheria
Il coach della Nazionale italiana di basket, Meo Sacchetti, è tornato a parlare a pochi giorni di distanza dai successi contro Ungheria e Polonia che hanno avvicinato gli azzurri alla qualificazione ai prossimi Mondiali. Sacchetti, parlando alla Gazzetta dello sport, ha analizzato il cammino azzurro stuzzicato anche sull’assenza di Belinelli e Gallinari: “Volete per forza tirarmi in ballo, stavolta non ci casco. Non ci siamo qualificati per il Mondiale, anche se ci siamo molto vicini. Quando accadrà, andrò a parlare con Petrucci: il rapporto con lui è super. Mi ha sempre detto che lui non è mai intervenuto nelle scelte del c.t., ma ribadisco che si è creato un polverone inutile perché ci sarà tempo per discutere di tutto“.
Il coach si è detto contento delle due vittorie ottenute: “Molto, siamo stati assieme 25 giorni e devo dire che ho avuto la fortuna di guidare un bel gruppo. Il mio compito è fare delle scelte e quindi ci sarà sempre chi giocherà di più e chi meno. Ma si può essere protagonisti anche in pochi minuti. Prendete Filloy: quella sua tripla ha avuto un’importanza clamorosa. Meglio fare tre punti ed essere decisivi che farne 30 e perdere. Ho avuto ottime risposte da tutti. E mi ha fatto piacere vedere l’attaccamento dei due esclusi Burns e Tonut: il primo ha giocato una buona prima parte delle qualificazioni, mentre Stefano gioca in un ruolo dove la concorrenza è davvero molto alta“. Infine un commento sull’allenare il proprio figlio in Nazionale: “è solo uno dei ragazzi. Mai gli ho chiesto, e mai lo farò, qualcosa del gruppo, idem lui mai si è sognato di riportarmi qualcosa proveniente dallo spogliatoio. È sempre stato così, bisogna sempre saper scindere i due ruoli. E anche i ragazzi hanno capito bene la situazione“.