Citroen 2CV: ecco come l’auto più economica ha rivoluzionato il mondo delle quattro ruote [FOTO]

/
SportFair

La piccola Citroen 2CV doveva costare poco ed essere estremamente leggera per soddisfare le esigenze di chi non poteva permettersi due auto

Tutto ciò che non c’è, non pesa e non costa, devono essersi detti i progettisti, così dal prototipo della 2CV vennero eliminati alcuni elementi: via l’avviamento elettrico, visto che c’era già la manovella o al limite un cavetto a strappo, come nei fuoribordo o nelle motoseghe. Via i fari anteriori: ne bastava uno, non dovevano essere due. Via l’acciaio da telaio e carrozzeria: si poteva rimpiazzare con magnesio e alluminio, più leggeri e (prima della seconda guerra mondiale) anche più economici.

Poi arrivò la guerra, tutti (o quasi) i prototipi vennero distrutti ed il mondo cambiò profondamente. Quando sei anni più tardi, al termine del conflitto, furono tirate le fila del progetto TPV (Toute Petite Voiture, nome in codice della futura 2CV) i tecnici si accorsero che molte idee del progetto iniziale non erano più adeguate.

La prima caratteristica che salta all’occhio guardando la piccola Citroën è la forma dei finestrini anteriori. Sono divisi a metà, orizzontalmente, con due cerniere che sporgono leggermente verso l’esterno della vettura. Da dentro, un gancetto a mezzaluna li tiene chiusi. I sedili della 2CV, dicevamo, entrarono in produzione con un normale telaio in tubolare d’acciaio, ma privi di imbottitura: era rimasto il concetto dell’amaca, realizzata ancorando una striscia verticale di tessuto ai lati dell’armatura del sedile tramite elastici in gomma. Inoltre dei sedili così concepiti si prestavano benissimo per essere utilizzati anche al di fuori dalla vettura, per la gita domenicale per il picnic.

Un’altra caratteristica della TPV che arrivò senza modifiche sulla 2CV di serie fu la grande capote in tela che partiva dalla sommità del parabrezza e arrivava sino al paraurti posteriore. Le ragioni della sua presenza vanno ricercate nel risparmio di peso e costo rispetto ad un tetto in acciaio, nella funzionalità data dalla possibilità di caricare anche una scala a pioli attraverso il tetto aperto e infine nella praticità di poter trasformare la berlina in una cabriolet con un semplice gesto.

Condividi