Atletica, Europei 2018: Tamberi in finale nel salto in alto, Fassinotti fuori

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Destini diversi per i due azzurri impegnati nella prova del salto in alto agli Europei di Berlino 2018: Tamberi vola in finale, si ferma invece Fassinotti

Si arrampica fino ad un ampio 2,25 e indica il pettorale col suo cognome su fondo dorato, come a dire: guardatemi, sono proprio io, dovrete fare i conti con me. Vola in finale Gianmarco Tamberi nell’alto. “La prima tappa era la più difficile – commenta – il mio salto era solo decente, non riesco mai a esprimermi come vorrei nel turno di qualificazione perché sono un agonista, penso già alla finale. Ora bisogna guardare avanti e mettere a posto qualche dettaglio tecnico, soprattutto nella rincorsa. La finale sarà più difficile e più emozionante. Lo stadio è fantastico, se l’Italia ci ha vinto un mondiale ci sarà un motivo…”. La misura spartiacque è quel 2,25 che gli procura qualche titubanza nel primo tentativo e poi gli sorride al secondo. Fin a quel punto, il finanziere marchigiano primatista italiano e campione europeo in carica, cresciuto da papà-coach Marco, non aveva lasciato macchie sul tragitto: 2,16 al primo, 2,21 idem.

È lo scalino successivo che blinda la promozione per HalfShave (che dovrebbe riproporre la “mezza barba” in finale), ma risulta fatale a Marco Fassinotti. Il 29enne torinese dell’Aeronautica non trova le giuste risposte tecniche e incappa in tre “x” a 2,25, errori che lo costringono a salutare la concorrenza come primo degli esclusi. E se in nove si qualificano a questa quota, in tre brindano grazie al 2,21 centrato con la prima cartuccia, mentre per l’argento delle Universiadi 2017 è decisivo un errore a questa misura, infilzata alla seconda stoccata. “Ho gareggiato veramente male – dichiara – è tutta la stagione che ho grossi problemi tecnici, ma chi è bravo nella grande manifestazione riesce a fare qualcosa in più e io oggi non sono stato all’altezza. Lo scorso anno con due mesi di preparazione son riuscito a fare 2,29. Voglio ringraziare lo staff medico perché nel primo allenamento di domenica ho preso una botta al piede e lunedì non riuscivo nemmeno a corricchiare. Ma non è una scusante. Sono deluso”. Nel complesso, gli unici “clean sheet” sono del tedesco Mateusz Przybylko e il bielorusso campione europeo U20 di Grosseto 2017 Maksim Nedasekau.

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