Tour de France – Nibali tra cadute ed ortiche a Roubaix: “sono stato un gatto”

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Le sensazioni di Vincenzo Nibali al termine della nona tappa del Tour de France a Roubaix

Una tappa di fuoco, quella di ieri al Tour de France: la nona frazione della Grande Boucle ha regalato emozioni forti sul pavè di Roubaix, ma anche un pizzico di spavento per le tante cadute. A finire in terra, anche Vincenzo Nibali, che però non ha riportato importanti conseguenze nè a livello fisico nè a livello di tempo per quanto riguarda la classifica generale. “Sono stato un gatto, è stato un attimo. Anzi, devo aver trovato pure dell’ortica perché mi sentivo pungere. Mi sembra fosse caduto Uran davanti a me, ho preso la via di fuga sulla sinistra, mi si è impiantata la bici. Comunque sono rientrato senza troppi problemi“, ha affermato lo Squalo dello Stretto alla ‘rosea’.

vincenzo nibali
/ AFP PHOTO / Marco BERTORELLO

La tappa non era facile. Una volata continua per prendere i settori di pavé, poi rimanevi lì, tutti in fila, c’era tanta polvere e superare era quasi impossibile, con la gente a bordo strada. Non ho preso neppure il rifornimento, per farvi capire la velocità. Io vedo il bicchiere mezzo pieno. Non cercavo di fare chissà che come differenza. Nel finale ho provato ad allungare, stavo discretamente, ma c’è stato Sagan che senza volerlo mi ha un po’ chiuso e mi sono rialzato. Andiamo all’arrivo così, mi son detto“, ha concluso Nibali.

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