Tour de France, Martin spara a zero sui rivali: “cadute sul pavè? Colleghi con la testa altrove per gli antidolorifici”

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Guillaume Martin commenta le tante cadute durante il percorso della nona tappa del Tour de France, il ciclista francese ha le idee chiare su cosa sia stato a causarle

Una tappa di fuoco, la nona frazione del Tour de France: l’ultima corsa della Grande Boucle ha regalato emozioni forti sul pavè di Roubaix, ma anche un pizzico di spavento per le tante cadute. Dopo l’incredibile percorso affrontato dai ciclisti un giorno di riposo. I corridori oggi però saranno di fronte a Gpm e ad un intinerario che metterà ancora una volta a dura prova le loro gambe. Prima del trittico delle Alpi, Guillaume Martin, ciclista della Wanty-Groupe Gobert, ci ha tenuto a precisare le circostanze secondo cui a parer suo si sono verificate tutte le cadute della nona tappa. “La tensione era già palpabile prima della partenza – ha ammesso Martin, come si legge tra le pagine di Gazzetta dello Sport -. A mio parere, dipende dagli antidolorifici. Non è doping, tutto autorizzato, ma determinano un calo dei riflessi. Molti colleghi sembravano avere la testa altrove”.

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