Torino, il presidente Cairo fa il punto sul calciomercato

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Torino, il presidente Urbano Cairo ha parlato delle prossime mosse di mercato della società granata e degli obiettivi stagionali

Torino, il presidente Cairo è sempre stato schietto di fronte alle telecamere ed anche ieri sera ha fatto il punto delle trattative che coinvolgono i granata in tutta sincerità. “Con quali premesse nasce la nuova stagione del Toro? Direi che nasce bene. Abbiamo cominciato la campagna acquisti con l’operazione Izzo, che è un’operazione importante ed alla quale tenevamo, per un giocatore che il mister conosce molto bene, di rendimento ed affidabilità, con delle caratteristiche da Toro. Quindi davvero un buon inizio. E poi abbiamo alcune altre cose su cui stiamo lavorando: vorremmo mandare il mister in ritiro con la squadra se non al completo comunque molto vicina ad esserlo. Peraltro noi stiamo cercando ancora qualcosa in difesa ed a centrocampo, ma poi non è che siamo alla ricerca di tanto altro; insomma dobbiamo fare poche cose ma fatte bene. Già oggi siamo probabilmente all’85% della rosa che ci serve, quindi con un paio di cose saremo al completo”.

Dunque mancano ancora dei tasselli al Torino per completare la rosa, ma quali? Verissimo e Bremer? Per Verissimo abbiamo fatto di tutto e di più, poi essendo adesso pronti per andare in ritiro non è che possiamo aspettare settimane e settimane. Quindi direi che noi dobbiamo cercare di trovare il giocatore adatto per noi, questi due citati sono due giocatori di livello ma ci sono anche altre alternative, vediamo. Poi a breve, appena faremo, diremo. L’intenzione è sicuramente quella di tenere tutti i migliori, lo stiamo facendo di fatto senza dirlo. Sirigu era oggetto di attenzione di squadre importanti, abbiamo invece voluto tenerlo e lui è stato contento di rimanere. Lo stesso ovviamente per Belotti. L’obiettivo insomma è quello di tenere una squadra che è già molto forte, ed è per questo che tutto sommato gli interventi da fare sono un pochino meno di quelli che erano da fare gli anni passati”.

Mazzarri
Mazzarri – LaPresse/Fabio Ferrari

Infine le ambizioni per la stagione: “Che cosa mi aspetto dal Torino quest’anno? Io non voglio fare proclami. L’aspettativa è che abbiamo un allenatore nel quale crediamo tantissimo, che ha dato prova di sé eccellente lo scorso anno facendo un girone di ritorno da subentrante – che è sempre più difficile come situazione, a maggior ragione quando magari alcuni giocatori sono molto legati al mister precedente – nel quale è entrato benissimo, ed i giocatori hanno capito subito il progetto che c’era e si sono immediatamente resi disponibili. Qualche punto lo si perde sempre, anche sono per un fatto di intesa. Pur con queste difficoltà siamo riusciti a fare 29 punti nel ritorno, che in genere è sempre meno facile rispetto all’andata perchè c’è un’aggressività ed un pathos diverso. Avessimo fatto gli stessi punti nella prima parte dell’anno, saremmo arrivati a 58, il che voleva dire che probabilmente eravamo anche in una posizione eccellente per cogliere opportunità che io non auguro a qualcuno di avere, ma sembrano opportunità che ci sarebbero stateEvidentemente non è quello l’obiettivo, era ed è andare in Europa in maniera diretta senza godere di cose negative agli altri, che fanno dispiacere. Comunque questo era per dire come il ritorno sia stato molto positivo. Poteva esserlo ancora di più certo, abbiamo buttato qualche punto, ma c’erano quelle attenuanti di cui ho parlato. E quindi mi aspetto di proseguire su questo percorso. Non voglio fare discorsi di obiettivi, penso che l’importante sia fare le cose e poi godersele, volare bassi ma ottenere risultati. Quindi mi aspetto un proseguimento di un lavoro fatto bene lo scorso anno, che ha dato alcuni risultati e che può darne certamente altrettanti di buoni e magari anche qualcuno di più“.

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