41 € per tre spremute: la polemica s’accende dopo lo scontrino del ristorante di Cracco, tutti contro… il cliente!

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Lo scontrino del ristorante di Cracco scatena la polemica: è giusto pagare 41euro per tre spremute e due bottiglie di acqua?

Uno scontrino del ristorante di Carlo Cracco a Milano pubblicato sui social ha scatenato la polemica. Il consumatore di tre spremute e due bottiglie d’acqua ha pagato 41 euro. Un conto esorbitante considerando quello che è stato consumato, ma non considerando, al contrario, che si tratta del ristorante di uno degli chef più rinomati d’Italia sito in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Dopo la pubblicazione dello scontrino sui social perciò non tutti si sono schierati al fianco del cliente di Cracco, molti si sono scagliati contro di lui, accusandolo di essere alla ricerca di like e condivisioni.

Ecco una serie di commenti sotto lo scontrino incriminato che va contro il consumatore: “a te, che con tutti i bar dove potevi prendere tre spremute e due acque sei voluto andare da Cracco in Galleria, e che poi pubblichi sdegnato lo scontrino: dovevi pagare almeno il doppio”; “Paghi la location e il nome: dov’è il problema? Nessuno vi obbliga ad andarci. Oppure ci andate per poi scrivere un post e godere per tutti i “mipiace” o “condividiseseidaccordo” che ricevete?”; “Fai una bella cosa: vai a comprarti succo d’arancia e spremuta al Conad e disconnettiti da Facebook”; “I prezzi sono esposti, se non ti va bene alza i tacchi e vai”; “Fanno benissimo a spennarvi così: vi piace fare i fighetti… avreste dovuto lasciare anche la mancia, giusto per essere allineati”.

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