MotoGp – Iannone severo col team dopo Assen: “si lavora bene, ma io non sono ingegnere! Devono risolvere il problema”

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Il duro sfogo di Andrea Iannone al termine del Gp d’Olanda: le parole del campione di Vasto sui problemi Suzuki dopo l’undicesimo posto di oggi ad Assen

Marc Marquez ritrova la vittoria: dopo i due successi consecutivi di Jorge Lorenzo, lo spagnolo della Honda torna sul gradino più alto del podio e lo fa ad Assen, al termine di una gara spettacolare, con una battaglia costante, dal primo all’ultimo giro. Alle spalle dello spagnolo della Honda, un ottimo Alex Rins, seguito da Vinales, che ritrova il podio dopo tanto tempo. Se da una parte del box Suzuki si festeggia per il bellissimo secondo posto di Rins, non si può fare altrettanto dalla parte di Iannone, solo undicesimo oggi ad Assen, dopo una penalizzazione di due secondi per aver tagliato una curva: “ho iniziato abbastanza bene, poi il problema è che sono andato lungo all’ultima chicane per evitare Valentino e questo succede perché sono sempre al limite, la moto si muove tanto. Non riesco ad accelerare bene fuori dalle curve sia veloci che lente, quindi alla fine quando la moto torna dalla derapata si muove troppo, fa tanti movimenti”, ha dichiarato il campione di Vasto a GpOne.com.

andrea iannone
AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE

Faccio fatica ad essere sempre preciso e ripetermi. Penso che dobbiamo lavorare molto sotto questo aspetto, sono tre o quattro gare che mi lamento sempre dello stesso problema e dobbiamo capire come sistemarlo. Penso che Alex (Rins, ndr) sia la dimostrazione del fatto che avevamo una buona base anche qui. Noi dal mio lato del box non riusciamo a sfruttare bene la moto. Questo è un problema nostro, i miei ingegnerei di pista ed elettronici dovranno impegnarsi un pochino di più per cercare di risolvere questo problema. Non sto dicendo che non si lavora bene. Si lavora bene ma non si risolve il problema! Devono capire loro come mai c’è, per quale motivo anche rispetto ad Alex perdo molto e sempre in uscita di curva. Ho un compagno che a volte accelera meglio e riesce ad essere più efficace, e questo deve succedere anche con me. Non sta a me capire i motivi, non faccio il tecnico o l’ingegnere. Devono capire loro come mai succede questo”, ha continuato Iannone.

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