Mondiali Russia 2018 – Il Var fa sorridere la FIFA: “sta ripulendo il calcio”

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La soddisfazione della FIFA per i risultati del VAR ai Mondiali di Ruissia 2018

La Fifa è estremamente soddisfatta dell’uso del video-arbitraggio al Mondiale in Russia, il primo torneo importante in cui è stato applicato il sistema. “Se si va sul dizionario e cercare la parola progresso, dice migliorare le cose rispetto al passato. Questo è il progresso, e il Var è un progresso per il calcio“, ha detto oggi il presidente della Fifa, Gianni Infantino, in una conferenza stampa a Mosca a due giorni dalla finale tra Francia e Croazia. “Il Var sta ripulendo il calcio, lo sta rendendo più onesto e trasparente. Si tratta di una competizione più equa con il Var. Era quello che volevamo ottenere e ci siamo riusciti“, ha aggiunto il dirigente italo-svizzero.

Russia 2018 è la prima coppa del mondo in cui viene applicato il Var. Attraverso questo sistema, gli arbitri possono consultare alcune azioni controverse al fine di evitare gravi errori come gol, sanzioni, cartellini rossi o scambio di identità. “Il gol in fuorigioco, per esempio, è finito, non si vedrà più, è finito”, ha spiegato Infantino. “Inoltre, l’educazione cambia anche. In questo Mondiale non c’è stato alcun cartellino rosso per gioco violento perché i giocatori sanno che ci sono molte telecamere e che rischiano l’espulsione“. “I risultati e parliamo di fatti e non di percezioni sono molto chiari e positivi“, ha detto Infantino.

Secondo i dati della Fifa, il Var ha aumentato la percentuale di successo degli arbitri dal 95 al 99,32%. Ci sono state 19 revisioni finora nelle 62 partite, il che equivale ad una revisione ogni tre partite. “Di queste 19 revisioni, in 16 casi la decisione dell’arbitro è stata cambiata. Questo significa che si passa da una decisione sbagliata ad una corretta”, ha detto Infantino. “Non abbiamo avuto il cento per cento, perché il calcio è uno sport di contatto, di interpretazione. Quello che abbiamo raggiunto grazie al Var è che l’arbitro ha la possibilità di cambiare la sua decisione“.(Spr/AdnKronos)

 

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