Marchionne – Parla il padre della compagna, Luigi Battezzato svela le sue perplessità sulla clinica svizzera: “in Italia sarebbe stato diverso”

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Sergio Marchionne ed i retroscena sulla sua morte: Luigi Battezzato, padre della compagna del manager, confessa i suoi segreti

Il peggioramento repentino delle condizioni di salute di Sergio Marchionne ha sorpreso l’Italia intera. Si è scoperto solo in seguito infatti, che il il manager italiano lottava con una malattia già da un anno. La morte del 66enne è stata inizialmente attribuita alle complicazioni di un intervento alla spalla, a cui Marchionne si è sottoposto a fine giugno. A confermare che lo stato di salute di Sergio fosse peggiorato nell’ultimo anno anche il padre della compagna del manager. Luigi Battezzato, papà di Emanuela, ha raccontato i retroscena inediti degli ultimi giorni di vita di Marchionne al Corriere della Sera.

Ho parlato con Sergio poco prima che venisse operato ed era tranquillo. – ha detto Battezzato riferendosi all’intervento alla spalla – Aveva persino fissato una riunione che avrebbe dovuto tenersi in questi giorni. Poi ci siamo dati appuntamento per le vacanze, c’era un progetto per riunire tutta la famiglia”.

Mi spiace non essere lì con lei, – ha continuato Luigi Battezzando parlando della figlia –  anche se ci sentiamo tutti i giorni. Quello di Sergio doveva essere un intervento semplice. E invece è accaduto il peggio. Non lo so, a volte penso che se non fossero andati in Svizzera forse sarebbe stato diverso… se si fosse fatto operare alle Molinette, qui in Italia… Mi ha chiamato questa mattina e mi ha detto “Sergio non c’è più”. Mi ha detto che non lo sapeva ancora nessuno, ma dieci minuti dopo la notizia era su tutti i siti on line. A volte bisognerebbe saper fermarsi. Sergio e Manuela avevano scelto di andare a Zurigo perché lì avrebbero avuto maggiore privacy. Ma la privacy che desideravano non c’è stata. Doveva essere un intervento semplice… Non lo so, forse sarebbe stato meglio se fosse andato alle Molinette… Forse non era nella condizione di affrontare un’operazione. Non saprei, lui è arrivato in clinica fisicamente provato”.

Non si è mai mossa dalla clinica. Si amavano. – ha detto infine – Di questo preferisco non parlare. Manuela ha scelto di vivere nell’ombra, sempre un passo indietro. Deve essere lei, se vorrà, a raccontarvi di Sergio e della loro storia d’amore”.

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