Dalle Maldive all’aggressione in spiaggia, Jessica Melena racconta gli alti e bassi delle vacanze insieme ad Immobile

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Jessica Melena parla del rapporto con Ciro Immobile (ora in ritiro con la Lazio) e delle sue vacanze estive non ancora finite

“Sono rimasta al mare dai miei, a Francavilla a Mare, con Michela e Giorgia, le nostre bambine. E già ci manca. Il ritiro estivo è lungo, pesa un po’ separarsi nel pieno delle vacanze. Ma è così”. Jessica Melena racconta alla Gazzetta dello Sport le sue vacanze estive. trascorse anche al fianco del marito Ciro Immobile, che però ora è in ritiro con la Lazio.

La Wags commenta anche l’increscioso episodio capitato al calciatore mentre si trovava su una spiagge di Francavilla a Mare. Un’aggressione in piena regola di un uomo con un coltellino, che Jessica ha raccontato così: una storia inspiegabile. Le dico la verità, Ciro è rimasto impassibile, io invece mi sono spaventata molto. Per fortuna le bambine dormivano. Eravamo come al solito al Lido Bianco, io vengo qui da quando sono bambina. C’era un tipo che faceva il buffone, parlava del Pescara, ma si capiva dagli occhi che era sotto effetto di qualcosa. Ad un certo punto, ha tirato fuori un coltellino. Ha seminato un po’ di panico, ma per fortuna è stato bloccato. In realtà non ci è mai successo niente, in 7 anni. Penso che quel signore non stesse bene”.

Alle Maldive, invece, tutt’altra storia. “Lì si sta tranquilli, – ha ammesso la moglie di ImmobileCiro è riuscito a rilassarsi un po’. Quando siamo in Italia finisce per essere circondato da gente, per una chiacchiera, un autografo, un selfie. C’eravamo stati a gennaio, ci siamo tornati a giugno: con le nostre famiglie, nonni, cugini. Poi 10 giorni a Formentera e 5 io e Ciro a New York. È stata una bella estate, tifoso a parte”. 

Sembriamo bellocci, ma io adoro quando ci chiamano Sandra e Raimondo. E ce lo dicono in tanti. Meglio la simpatia della bellezza. – ha continuato –  Non sono esattamente una sportiva. Dopo la seconda gravidanza mi sono rassegnata alla palestra: faccio pesi col personal trainer due volte alla settimana e sbuffo tutta l’ora. La verità è che sono abbastanza fortunata, siamo magri di famiglia. Con loro (le due figlie, ndr) vado sempre a mille, notte e giorno, in braccio una poi l’altra. Sono appiccicose, gelose, ed io sono sempre da sola”.

La vita da Wags però non è solo soldi e vacanze. “In sei anni abbiamo cambiato sei squadre. – ha commentato Jessica – Che vuol dire traslochi, città diverse, ritrovare tutto: casa, asilo, pediatra… All’estero è stato anche peggio, in Germania, quando Ciro era al Borussia Dortmund, è stato complicatissimo: se non parli il tedesco neanche ti guardano in faccia. La gente pensa che siamo fortunate e lo siamo, non ci manca nulla, ma il benessere non è tutto se sei lontana da casa, da sola, tra ritiri, la squadra che va male, lui che è nervoso e scarica tutto sulla famiglia. I soldi non danno la felicità se non c’è l’amore”.

Ma ecco come si sono conosciuti lei e Ciro: “ci siamo conosciuti in un locale a Pescara, siamo andati a convivere la settimana dopo e dopo sei mesi aspettavo Michela. Io studiavo a L’Aquila, tornavo a casa due tre giorni al mese. E non capivo nulla di calcio. Ma mentre parlavamo continuava ad avvicinarsi gente… Ero all’ultimo anno di Criminologia. Da bimba guardavo sempre Csi, la serie tv sul crimine. Ma ho lasciato, Ciro mi voleva sempre con lui. E ci siamo trasferiti subito a Genova. Non sono portata (per la tv, ndr). Mi sono divertita, ma Ciro è già impegnatissimo ed io non toglierei mai tempo alle bambine”.

Sul ruolo di padre di Immobile, poi la moglie del calciatore della Lazio afferma: “in realtà è un mammo perfetto. Innamorato delle sue figlie, guai a chi le tocca. Si preoccupa per tutto, pure troppo. Con loro gioca, le porta al parco da solo, fa il bagnetto a tutte e due. A casa lui fa tutto. E cucina benissimo: il suo risotto ai funghi è imbattibile. E quando ha finito pulisce anche. Per fortuna. Perché se lui decide di fare una cosa, la fa bene. Altrimenti non la fa. Si dedica molto a noi, ci fa stare bene. Mi fa stare tranquilla che in questo mondo non è scontato. E non importa che musica suoni, bastano anche Sofi e Luì che piacciono tanto a Michela. E noi balliamo”. 

Sulla sconfitta conto la Svezia che ha portato l’esclusione dell’Italia dai Mondiali di Russia 2018, poi la splendida donna svela: “ho pianto per tre giorni. Vedevo la sofferenza nei suoi occhi, il fallimento e stavo male. Il Mondiale è il sogno di ogni bambino, si figuri per un ragazzo che ci arriva e poi lo perde…”. “A Roma stiamo bene. – ha concluso – La città è bellissima, i tifosi fantastici. E poi sono vicino a mia mamma, in 2 ore mi raggiunge”.

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