Emanuele Calaiò e del Parma a processo per il noto caso degli sms inviati dal calciatore ai colleghi dello Spezia prima della gara che è valsa la promozione
È iniziato a Roma il processo davanti al Tribunale nazionale della Figc, presieduto da Mario Antonio Scino, nei confronti dell’attaccante Emanuele Calaiò e del Parma. Il giocatore, difeso dall’avvocato Paolo Rodella, è accusato di tentato illecito sportivo (art.7 commi 1 e 2 del codice di giustizia sportiva) per tre messaggi dal contenuto ambiguo spediti tramite whatsapp all’ex compagno di squadra Filippo De Col quattro giorni prima dell’incontro del 19 maggio scorso valevole per la serie B tra Spezia e Parma. Il club emiliano, difeso dal legale Edoardo Chiacchio, risponde per responsabilità oggettiva. Si attendono le richieste del procuratore federale della Figc, Giuseppe Pecoraro. Il Parma rischia una penalizzazione che potrebbe fare sfumare la promozione in Serie A, ottenuta proprio dopo la vittoria per 2-0 nel match contro lo Spezia. (Aip/AdnKronos)