Croazia, la terra dello sport! Calcio, basket e tennis: eccellenza nel DNA balcanico di una nazione grande quanto Roma e Milano

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L’Italia dovrebbe prendere spunto dalla Croazia, esempio in ambito sportivo, nonostante sia un paese minuscolo in confronto al nostro

La Croazia è la Nazione dello sport. Negli ultimi giorni, questo piccolo scorcio di terra che si affaccia sul Mare Adriatico, è tornato alla ribalta in ambito sportivo, con alcune imprese davvero degne di nota. Dapprima il massacro all’Argentina ai Mondiali di Russia 2018, poi la vittoria di Coric ad Halle nel tennis, capace di spodestare re Roger Federer. Impressionante la Croazia, il parallelo con la nostra Italia, sportivamente disastrata, è a dir poco impietoso. Innanzi tutto va valutato il bacino dal quale le varie Nazionali sportive possono attingere. La Croazia vanta poco più di 4 milioni di abitanti, come se fosse la “Nazionale” di Roma e Milano, che sommate arrivano a comporre l’intera popolazione croata. L’Italia, per la cronaca, ha 60 milioni di abitanti ma non riesce a raggiungere minimamente gli obiettivi sportivi dei croati. Con così poca “mano d’opera” a disposizione, vantano una cultura sportiva degna di nota, che permette alle varie Nazionali croate d’essere sempre in prima fila negli sport storici del paese balcanico. Nell’anno del Mondiale, con l’Italia mestamente a casa, possiamo osservare l’ennesima generazione d’oro della Croazia. Dopo quella dei vari Boban, Suker, Prosine?ki e Boksic, adesso è il momento di esaltare calciatori del calibro di Modirc, Rakitic, Mandzukic e Perisic. Un ricambio generazionale assurdo se si pensa alla popolazione croata, un numero di talenti da invidiare. Dopo aver umiliato Messi e soci, la Croazia si affaccia alla fase ad eliminazione diretta con enormi ambizioni, non manca nulla alla formazione di Dalic.

LaPresse/AFP

Il calcio però non è l’unico sport nel quale i croati eccellono. La cultura balcanica è storicamente dedita al gioco del basket. La Nazionale croata ha recentemente schiaffeggiato l’Italia in quel di Torino nel preolimpico di qualificazione a Rio 2016 e vanta diversi talenti nella NBA, più degli italiani, nonostante il divario (4 milioni a 60) di popolazione sopracitato. Attualmente il fiore all’occhiello è Saric, ala dei 76ers, ma anche Bogdanovic si è ben districato quest’anno ad Indiana, giocando una grande serie contro Cleveland ai playoff. Poi vi sono Hezonja, Zizic, Rudez, Bender e Zubac, mentre dando una rapida occhiata al passato, scende anche una lacrimuccia ai più nostalgici. Dražen Petrovi? ha fatto la storia del basket croato prima di morire giovanissimo lasciando un vuoto nel paese balcanico, Kukoc è invece uno dei più vincenti con la maglia dei Bulls di Jordan, degni di nota anche Vrankovic, Rada, Giri?ek e chi più ne ha più ne metta. Nel tennis poi, la Croazia continua a sfornare talenti. L’ultimo in ordine di tempo è Borna Coric, capace di superare ieri Federer ad Halle, il quale assieme a Cilic e Karlovic compone una squadra da favola in chiave Coppa Davis, finalista nel 2016. Dando uno sguardo indietro, impossibile non ricordare il favoloso Goran Ivanisevic, talento mancino unico, vincitore anche a Wimbledon. Ovviamente, al di là degli sport più noti al mondo, vi sono altri fenomeni sfornati dalla Croazia, come Stipe Mio?i? campione dei pesi massimi UFC, fortissima la squadra nazionale di pallamano, mentre nella pallanuoto la Nazionale è stata campione del mondo nel 2007 e nel 2017. La Croazia insegna al mondo intero cosa sia la cultura sportiva, iniziando sin dalle scuole ad inculcare concetti di sportività, di rispetto dell’avversario ed anche di competitività, aspetto non di poco conto. Ma non è tutto, anche a livello amatoriale i Balcani danno l’esempio: il numero di campetti “per strada” è inaudito se proporzionato alla popolazione, tutto ovviamente gratuito. I croati scendono per le strade, pallone alla mano e vanno al campetto per sfidare gli amici. Insomma, nello sport e nella cultura sportiva è una grande Croazia, nonostante tanto grande poi non sia…

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