Pazza Roma, il Liverpool ne prende 4 ma va in finale: Di Francesco ha sulla coscienza questa Champions

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Una Roma enorme si ferma ad un gol dai supplementari, i giallorossi battono 4-2 il Liverpool ma sono gli inglesi a volare a Kiev grazie al 5-2 dell’andata

Roma Liverpool
Foto Luciano Rossi/ LaPresse

La Roma l’ha persa a Liverpool, ad Anfield i giallorossi hanno lasciato il pass per la finale di Champions League, consegnandosi letteralmente ai Reds per svegliarsi solo nel finale. Una squadra troppo brutta per essere vera, esattamente l’opposto della formazione scesa in campo questa sera all’Olimpico, capace di rifilare un poker agli uomini di Klopp, facendoli tremare fino all’ultimo secondo di questo ritorno. La Roma paga le scellerate decisioni di Eusebio Di Francesco, tanto perfetto con il Barcellona, quando pessimo nell’andata di Liverpool, dove la difesa a tre ha aperto il campo agli attaccanti di Klopp, fermatisi solo sul 5-0. Avesse avuto la Roma un altro atteggiamento all’andata, forse oggi nella Capitale si starebbe festeggiando, invece restano solo gli applausi per una squadra che ha dato tutto, mettendo paura a Salah e compagni.

Roma Liverpool
Foto Fabio Rossi/LaPresse

In finale ci va il Liverpool, affronterà il Real Madrid in una partita incertissima che si deciderà sul filo della personalità e del cinismo, quello che forse è mancato ad entrambe le formazioni che voleranno a Kiev, riuscite a trascinare fino ad oltre il novantesimo due partite che avrebbero dovuto tenere in pugno. Applausi sia al Bayern che alla Roma, che non può far altro che recriminare per aver regalato al proprio avversario quasi una partita intera, leggerezza che in una semifinale di Champions non può essere perdonata. Uno stadio che applaude Dzeko e compagni, vicini ad un’altra impresa che avrebbe reso leggendario il cammino giallorosso, che resta comunque bello ma inciso qua e là da macchie che vanno cancellate per il futuro. Esperienze che fortificano la personalità e l’atteggiamento europeo, ma che fanno male davvero per essere arrivati così vicini alla finale di Champions, senza però poterla vivere. A Kiev vola il Liverpool, sbarazzino e cinico ma anche vulnerabile, difetto che Di Francesco ha capito troppo tardi, dopo averne presi cinque in meno di un’ora. Sarà da qui che la Roma dovrà ripartire, facendo tesoro dei propri errori e aggrappandosi agli applausi dei propri tifosi che, per calore e passione, quella finale l’avrebbero davvero meritata.

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