Polveriera Napoli, furia De Laurentiis: “Sarri non ha saputo gestire la squadra. Sudditanza psicologica? Esiste e con Calciopoli…”

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Il presidente del Napoli ha parlato nel corso di una lunga intervista, soffermandosi sulla situazione Sarri e sulla lotta scudetto con la Juventus

Sarri
Sarri – LaPresse/Mauro Locatelli

Uno scudetto ormai quasi sfumato che non cancella la splendida cavalcata del Napoli, riuscito a tenere aperta la lotta per il titolo fino a tre giornate dalla fine. La vittoria dello Juventus Stadium è la ciliegina di una stagione quasi perfetta, che Hasmik e compagni avrebbero voluto coronare con un trionfo che manca ormai da troppi anni. La sconfitta di Firenze però ha spento gli entusiasmi del gruppo azzurro, che adesso lavora per tenere aperta la speranza almeno fino agli ultimi novanta minuti, nonostante non sia facile visto il ritmo tenuto dalla Juventus. Sul momento del Napoli e sul futuro dei suoi componenti si è soffermato Aurelio De Laurentiis ai microfoni del Corriere della Sera, dando molti spunti interessanti: “non ci hanno scippato lo scudetto, per vincerlo e avere un posto nel paradiso dell’Europa non devi avere infortuni e soprattutto far girare la rosa. A Firenze i giocatori hanno finito il carburante.

LaPresse/Spada

Forse, in alcune partite, andavano utilizzati e alternati i 25 della rosa. Ci sono stati momenti in cui eravamo primi, avevamo un buon margine sulla terza. I più forti potevano riprendere fiato ed esser pronti per il rush finale. Invece non siamo stati abbastanza motivati nelle coppe. C’è un problema di sudditanza psicologica nei confronti della Juventus? C’è sempre stata. La società appartiene a una delle famiglie più potenti d’Italia, è normale che sia così. E con Calciopoli non si è andati giù troppo pesante. Ma non è questo il problema. Va rivista la geografia del calcio per non continuare a sottrarre pubblico. Finiremo, tra 10 anni, con i giochi elettronici che avranno superato il calcio nell’interesse della genteNon voglio mica tirar fuori le pistole e metterle sul tavolo, resto uno sportivo che però vuole cambiare le regole.

Inter-Juve
LaPresse/Tano Pecoraro

Inter-Juventus? Non credo che una partita possa indirizzare tutto il campionato. Il punto non è Orsato o un altro, ma la responsabilità che viene attribuita ancora agli arbitri. Il Var è uno strumento giusto e innovativo e andrebbe introdotto anche in Europa, ma viene utilizzato male. Nella cabina di regia non possono esserci gli arbitri. Il Var deve avvicinarsi quanto più possibile al controllo matematico delle azioni di gioco e degli episodi dubbi. Finché le valutazioni saranno affidate a persone sospettabili, non ci saranno certezze. I direttori di gara andrebbero considerati liberi professionisti stipendiati dalla Lega e non dalla Federcalcio, al terzo sbaglio dovrebbero restare fuori per tre anni”Un velato attacco a Maurizio Sarri si nasconde nelle parole di Aurelio De Laurentiis che, sul futuro del proprio allenatore, sembra essere abbastanza chiaro: “se resta, bene. Sennò Conte può essere il comandante perfetto. 

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Con Sarri ho già parlato del contratto, mi ha chiesto di aspettare. Se decidesse di restare sarei contento, altrimenti ne prendo atto e faccio valere i miei diritti (la clausola, ndr). Da ottobre ci guardiamo attorno sia in Italia che in Europa. Simone Inzaghi, Giampaolo e Semplici: le soluzioni sono tante, bisognerà fare la scelta giusta. Antonio Conte sarebbe un colonnello perfetto per far rispettare le regole. Non abbiamo paura di andare avanti, con o senza Sarri. Mercato? Siamo su un attaccante che ha già fatto 20 gol in un altro campionato (potrebbe essere Moussa Marega del Porto). Avanti anche sul portiere, uno tra Rui Patricio e Leno“.

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