Biathlon, il direttore tecnico degli azzurri spiega: “squadre rinnovate per continuare a vincere”

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Le due medaglie olimpiche conquistate a PyeongChang 2018 i bronzi di Dominik Windisch nella sprint maschile e della staffetta mista con Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch hanno concluso un quadriennio ricco di soddisfazione per la squadra italiana, che ha archiviato la conquista della Coppa del mondo nell’individuale femminile con Wierer nella stagione 2016 in cui è giunta pure terza nella classifica generale, sette vittorie e quarantasette podi complessivi sempre nella sfera di cristallo, a cui si aggiungono quattro medaglie mondiali: bronzo della staffetta femminile con Vittozzi/Wierer/Gontier/Oberhofer a Kontiolahti 2015, bronzo con Karin Oberhofer nella mass start femminile a Kontiolahti 2015, argento con Dorothea Wierer nella pursuit femminile a Oslo 2016 e bronzo con Alexia Runggaldier nell’individuale femminile a Hochfilzen 2017. Tutti successi che hanno concluso un ciclo, con la scelta di tecnici assoluti protagonisti come Patrick Oberegger e Patrick Favre che hanno scelto altre strade professionali euna nuova sfida che è stata raccolta da Fabrizio Curtaz, al quarto mandato in qualità di direttore tecnico.

“Seppure a malincuore, molti dei nostri tecnici hanno scelto opportunità diverse che comunque ci inorgogliscono perchè sono andati a lavorare in nazioni al top come Norvegia e Francia. Tutto ciò indica la bontà della scuola italiana, quindi abbiamo colto questa nuova opportunità per far crescere qualche allenatore che conosce il mondo del biathlon e arriva da sotto. Nel settore giovanile dobbiamo partire con un progetto tutto nuovo, ben consci che abbiamo un bel materiale da sviluppare in termini di atleti, anche se magari numericamente non elevato. Ci siamo strutturati con un gruppetto “elite” dove ci sono i quattro medagliati di PyeongChang, perchè vogliamo dare loro l’opportunità di fare qualcosa di diverso, che sarà guidato da Andreas Zingerle (rimasto l’unico del terzetto dei tecnici presenti la scorsa stagione, ndr), affiancato dall’ex fondista Andrea Zattoni, con l’obiettivo di competere ai massimi livelli in Coppa del mondo e puntare alle medaglie nei Mondiali di Oestersund 2019. Poi c’è il gruppo A, che invece punterà per essere competitivo alla rassegna iridata di Anterselva 2020, e una squadra B totalmente composta da giovani che passano dalla categoria juniores a quella seniores con lo scopo di essere competitivi a Pechino 2022. La filosofia comune rimarrà invece quella degli ultimi quattro anni e riguarderà tutti i gruppi”. Una grande novità è rappresentata dalla nuova collaborazione che si instaurerà con il tre volte campione olimpico di tiro a segno Niccolò Campriani. I suoi preziosi consigli al poligono sapranno migliorare ulteriormente la precisione dei nsotri atleti con la carabina. “Sarà importantissimo confrontarci con lui – conferma Curtaz -,  soprattutto per quanto riguarda sia lo sviluppo della carabina sia per quanto riguarda l’aspetto mentale, lui è uno che sa cosa vuol dire sparare un colpo importante”.

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