Tragedia Chapecoense, conclusa l’inchiesta sul disastro aereo: l’Aeronautica colombiana svela i motivi dello schianto

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L’aeronautica civile colombiana ha reso note le cause del disastro aereo costato la vita a 71 persone, tra cui i calciatori della Chapecoense

LaPresse/Reuters

E’ trascorso quasi un anno e mezzo dalla tragedia aerea in cui hanno perso la vita 71 persone, tra cui molti giocatori della Chapecoense. Un disastro terribile che ha sconvolto il mondo del calcio, strettosi attorno al club brasiliano colpito da un lutto immane. A distanza di tempo, si sono concluse le indagini sui motivi che hanno causato l’incidente, un’inchiesta portata avanti dalle autorità di ben cinque Paesi (Colombia, Bolivia, Brasile, Stati Uniti e Inghilterra) riusciti a far luce sulla vicenda. Secondo quanto riferito dall’Aeronautica Civile colombiana, l’aereo si è schiantato per mancanza di carburante: “la compagnia aerea LaMia ha volato da Santa Cruz (Bolivia) a Rionegro (Colombia) senza i requisiti di quantità minima di combustibile richieste dalle norme internazionali“. Questo il punto principale del comunicato pubblicato sulla propria pagina Facebook dall’Aeronautica, che sottolinea come l’aereo avrebbe dovuto avere a bordo 11.603 kg invece degli effettivi 9.300 kg.

“Un deficit di 2303 kg di carburante che ha causato il disastro. Né la società, né l’equipaggio, anche se erano a conoscenza della limitata quantità di carburante per completare il volo a Rionegro, hanno deciso di far scalo in un altro aeroporto per rifornirsi della quantità minima di carburante per completare il viaggio in piena sicurezza. L’equipaggio ha escluso un atterraggio a Bogotà, o in un altro aeroporto. C’è stata una pianificazione e un’esecuzione inappropriata del volo da parte della compagnia aerea, a causa del mancato rispetto della quantità minima di carburante per un viaggio internazionale e un inadeguato processo decisionale, come conseguenza della mancanza di gestione della sicurezza operativa nei loro processi, perdita di consapevolezza della situazione, e di decisioni sbagliate da parte dell’equipaggio che ha continuato ‘il volo con una quantità di carburante estremamente limitata'”.

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