Il calcio non s’inventa, Allegri ha terminato la… fortuna: la lezione di Sarri mette a nudo i limiti di questa ‘povera’ Juventus

SportFair

La vittoria del Napoli sulla Juventus ha fatto nuovamente luce sugli atavici problemi dei bianconeri, adesso davvero ad un passo dal perdere lo scudetto

Juventus Napoli
Lapresse

Una squadra ha giocato, l’altra si è accontentata. Una ha vinto, l’altra ha perso. Campionato riaperto e pathos che sale, un punto di differenza e quattro giornate da giocare, quattro giornate entusiasmanti vietate ai cuori deboli. La colpa di questo equilibrio? Della Juventus certo, capace di dilapidare un vantaggio rassicurante nel giro di poche settimane, pareggiando a Crotone e perdendo il big match all’Allianz Stadium, incappando nel terzo ko casalingo dopo quelli con la Lazio e con il Real Madrid in Champions League. Responsabilità pesanti che vanno a sommarsi sulle spalle di Massimiliano Allegri, primo colpevole di una situazione che, per rosa e qualità, i bianconeri avrebbero dovuto senza dubbio evitare. Niente a che vedere con il Napoli di Maurizio Sarri, inferiore per valore dei giocatori ma non per gioco, come la gara di Torino dimostra. L’atteggiamento attendista e pauroso di Buffon e compagni rispecchia il modo di pensare di Allegri, preoccupato più di difendere il +4 in classifica anziché provare a trasformarlo in un +7 che avrebbe chiuso il discorso scudetto. Scelte sbagliate, decisioni incomprensibili e dettami tattici da bollino rosso.

Juventus Napoli
Lapresse

Tutti ingredienti che già si erano visti nei mesi precedenti, mascherati sempre da quel pizzico di fortuna e da quella giocata del campione di turno utile a nascondere la prestazione e a regalare punti pesanti. I problemi sono sempre gli stessi, i soliti. Dybala piazzato a 50 metri dalla porta avversaria, Matuidi spostato sulla corsia esterna e Higuain completamente fuori dal gioco. Per non parlare di Miralem Pjanic, utilizzato come mediano di rottura al posto di lasciarlo libero di inventare. Il calcio non si inventa, è pensiero, lavoro e impegno. Sicuramente non improvvisazione, come dimostra il Napoli di Maurizio Sarri che, dal punto di vista del gioco, ha da insegnare ad Allegri. Le vittorie e i trofei certificano la superiorità dell’allenatore della Juventus, ma date in mano a Sarri la rosa dei bianconeri. Statene certi che a febbraio, parleremmo già di scudetto assegnato.

Condividi