F1, Sebastian Vettel non si pone più limiti: il prossimo obiettivo del tedesco è… Michael Schumacher

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Sebastian Vettel non ha nessuna intenzione di porsi limiti, per questo motivo il tedesco della Ferrari pensa a battere il record di 7 titoli mondiali di Schumacher

AFP/LaPresse

Una vittoria nel giorno del suo 200° Gran Premio in carriera, non poteva festeggiare meglio questo traguardo Sebastian Vettel, capace di prendersi da campione la gara del Bahrain. Una carriera costellata di successi e trionfi quella del tedesco della Ferrari, ancora affamato di record e di titoli mondiali, nonostante ne abbia già quattro in carriera. Intervistato in esclusiva da Sky Sport, Vettel ha parlato dei suoi obiettivi, mettendo nel mirino i 7 Mondiali di Schumacher:

“Mi sento giovane, amo ancora quello che faccio. Amo entrare in macchina, guidare, le sensazioni al volante, le gare in particolare: sono ancora molto eccitato di svegliarmi la mattina del Gran Premio. Tutto questo è una grande parte della mia vita. Se fai qualcosa e ti senti vivo, ti senti giovane. Il record di presenze in Formula 1? Non credo di arrivarci, 122 gare sono circa 6 anni in più, ma alla fine gli ultimi dieci anni sono passati così. Se fai qualcosa che ti piace il tempo vola senza che te ne accorga, ma non sono particolarmente interessato al record di gara. Piuttosto, penso a quello di Schumacher di 7 titoli. Le 91 vittorie? Non credo, quel numero mi sembra impossibile. Il Gran Premio più eccitante? Penso alla prima vittoria con la Toro Rosso, ero molto giovane, e poi alla prima volta che ho vinto il Mondiale, è sempre la prima volta. La prima volta con la Ferrari in Malesia. La prima volta che ho vinto a Monaco. Ricordarle tutte e scegliere è un po’ difficile. In carriera c’è sempre un mix di fortuna e bravura, le cose accadono per un motivo. Se guardi l’ultima gara, siamo stati fortunati ad avere la

F1, in Bahrain arriva la vittoria della Ferrari con Vettel che ha superato al termine di una vera e propria lotta Bottas ed Hamilton, rispettivamente secondo e terzo –
AFP/LaPresse

safety car, altrimenti non avremmo potuto vincere. Poi però abbiamo fatto tutto per bene, strategia perfetta, insomma il massimo perché accadesse”. 

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