F1, Raikkonen nervoso in Cina: risposta velenosa del finlandese alle domande su Francesco Cigarini

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Kimi Raikkonen ha risposto piccato alle domande dei giornalisti sulle condizioni di Francesco Cigarini, il meccanico colpito durante il pit stop in Bahrain

Meccanico Ferrari
Photo4 / LaPresse

Il week-end che conduce al Gp della Cina è iniziato oggi con le consuete intervista della vigilia, nel corso delle quali i piloti hanno cominciato ad esprimere le proprie sensazioni relative al terzo appuntamento del Mondiale di Formula 1. In casa Ferrari convivono stati d’animo contrastanti, alla serenità di Vettel fa da contraltare il nervosismo di Raikkonen, palesato nel corso delle chiacchierate con i media avvenute nella giornata di oggi. Il finlandese non ha voluto commentare quanto accaduto in Bahrain, rispondendo piccato alle domande dei giornalisti circa le condizioni di Francesco Cigarini, il meccanico colpito durante il pit stop di Sakhir.

“La mia ultima gara non è stara certo ideale, la velocità era buona ma restano i zero punti. Dal mio punto di vista posso dire che ho visto il verde e sono partito, il resto dovete chiederlo al team. Contatti con Cigarini? Non sono tenuto a commentare le condizioni di una persona, dovete chiedere a lui o alla squadra. Alla fine non sono affari vostri. Ho iniziato con voglia questa stagione, ovviamente ho cercato di fare del mio meglio, ma quando non si terminano le gare per un qualsiasi motivo, serve a poco. E nell’ultima corsa non avrei potuto fare nulla di diverso da quello che ho fatto. In Bahrain abbiamo confermato di avere una buona velocità, ma i risultati non lo hanno dimostrato. Continuiamo a lavorare e speriamo di non avere più imprevisti. Dobbiamo evitare che accadano ancora gli errori che abbiamo visto. Sono contento della macchina, ci sono sempre cose da provare e migliorare, ma questo è normale con qualsiasi monoposto e succede ogni anno, quindi penso che sia stato un buon inizio di stagione sotto questo aspetto. Abbiamo avuto un problema nell’ultima gara che ci è costato il ritiro, ma non ha nulla a che fare con la sfortuna. È una procedura che dobbiamo migliorare, è deludente vedere i punti lasciati per strada, ma non possiamo cambiare nulla”.

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