F1 – Lewis Hamilton punta il dito contro Vettel e chiede un confronto con Whiting: “c’è qualcosa che non capisco”

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Lewis Hamilton contro ‘l’elastico’ di Sebastian Vettel alla ripartenza dalla safety car a Baku: il britannico della Mercedes chiede chiarimenti a Charlie Whiting

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AFP/LaPresse

Non sono mancati i colpi di scena al Gp d’Azerbaijan, andato in scena ieri pomeriggio sul circuito di Baku. Il quarto appuntamento della stagione 2018 di F1 ha regalato emozioni incredibili soprattutto alla partenza e nei giri finali. Grazie ad un pizzico di fortuna, che anche lui stesso ha ammesso di avere avuto, Lewis Hamilton ha conquistato finalmente la sua prima vittoria stagionale, lasciandosi alle spalle Kimi Raikkonen e Sergio Perez (QUI il racconto della gara). Quarto posto invece per Sebastian Vettel, che ha dovuto dire addio al podio a causa di un errore nei giri finali durante un tentativo di sorpasso su Valtteri Bottas. Lewis Hamilton però, ha comunque trovato il modo di creare qualche… polemica. Al termine della gara, infatti, il britannico della Mercedes si è lamentato ‘dell’elastico’ fatto da Vettel alla ripartenza dalla Safety Car, lo stesso da lui effettuato lo scorso anno, che aveva fatto infuriare il tedesco della Ferrari.

lewis hamilton
Photo4 / LaPresse

Hamilton, adesso chiede un confronto con Charlie Whiting: “non si può continuare a partire e fermarsi, partire e fermarsi. Non si può cercare di ingannare chi sta dietro. Se non ci fosse una regola, lo faremmo tutti perché potremmo sorprendere chi segue. Anche a Melbourne Sebastian ha accelerato e poi ha frenato, e ho rischiato di montare sul retrotreno della sua Ferrari. E oggi ha fatto la stessa cosa per tre o quattro volte. Credo di dover parlare con Charlie, perché c’è qualcosa che non capisco. Per quanto ne so io, credo che Charlie abbia fatto la sua segnalazione ai commissari che non hanno preso alcun provvedimento sostenendo che tutti nel gruppo si stavano comportando in quel modo, ma è lui ad aver creato un effetto a cascata. Si è creato un precedente: tutti quelli che si troveranno a guidare il gruppo dietro a una safety car potranno comportarsi come lui. È per questo che bisognerà parlarne nel prossimo briefing, perché se nessuno affronterà il problema, dovrò aspettarmi che lui si comporti nello stesso modo. Siamo d’esempio per le altre categorie e finirà che in Formula 2, Formula 3, o Formula 4, si possano comportare così perché non verranno penalizzati. Non capisco quale sia la regola, certe cose non sono permesse”.

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