Andre Ingram, esordio da sogno a 32 anni nei Lakers: 19 punti, i complimenti di Chris Paul e il pubblico che canta “MVP! MVP!”

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Un sogno che si realizza per Andre Ingram: scartato al Draft 2007, 10 anni in G League e l’esordio in NBA, con i Lakers, a 32 anni

L’America è la terra delle opportunità da sempre e specialmente nel mondo dello sport, c’è un’alta probabilità che il cosiddetto ‘sogno americano‘, arrivare al top partendo dal niente, si realizzi. In NBA i sogni diventano spesso realtà, anche se a volte, per realizzarli, servono diversi anni. Nel caso di Andre Ingram di anni ne sono serviti addirittura 10, da passare in G League, in quella che è la lega di sviluppo per i giovani. La storia di Ingram inizia da un sogno sfumato, quello di essere scelto da una franchigia per il Draft 2007, quello di Kevin Durant e Al Horford, ma anche Marco Belinelli e un Marc Gasol chiamato al secondo giro, con la #48, dai Lakers. Ben 60 chiamate, nome dopo nome, l’ansia di non essere scelto che diventa piano piano, una logorante realtà. Molti abbandonano, altri scelgono l’Europa, ma Andre Ingram no: lui ha deciso di iniziare dal basso, dalla G League. Anno dopo anno, dopo aver capito di essere costretto a ‘restarci molto’ in quell’ambito, Andre Ingram ha deciso di diventare una vera e propria leggenda della categoria, con le maglie delle squadre affiliate ai Lakers: 713 triple tirando col 50% da 3 punti. Numeri che non gli sono mai valse la chiamata dall’NBA. Fino a ieri notte. Complici gli infortuni di Ball, Kuzma e dell’omonimo Brandon Ingram, i Lakers hanno deciso di dargli una chance facendogli firmare un decadale. Una sorta di premio alla carriera, a 32 anni, per un esordio da sogno con gli Houston Rockets: 19 punti segnati in 29 minuti, i complimenti di Chris Paul e i cori dei tifosi che urlano “MVP! MVP!”. La stessa maglia giallo-viola indossata da Magic, Shaq e Kobe: un sogno inseguito per una decade, divenuto realtà con un decadale.

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