Amstel Gold Race, Cunego pronto alla battaglia: “il Cauberg è bestiale, non mi spavento”

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Damiano Cunego sarà uno dei grandi protagonisti che correranno l’Amstel Gold Race, la prima classica delle Ardenne in programma domenica 15 aprile

Damiano Cunego
Credits @Sonoko Tanaka

Damiano Cunego domenica 15 aprile affronterà l’ultima grande corsa della sua carriera. Il ciclista della NIPPO Vini Fantini Europa Ovini correrà l’Amstel Gold Race, la prima classica delle Ardenne. Il ‘Piccolo Principe’ nel 2008 è riuscito a conquistare la corsa con grande tenacia, e 10 anni dopo ha intenzione di tentare nuovamente il trionfo. Non sarà facile perché il percorso negli anni è cambiato e le insidie per i ciclisti sono raddoppiate. In questi ultimi giorni il ciclista della NIPPO Vini Fantini Europa Ovini si è allenato sull’Etna per essere al top della forma domenica. Damiano Cunego alla ‘rosea’ ha spiegato quali sono i suoi obiettivi per l’Amstel Gold Race:

“innanzitutto voglio ringraziare gli organizzatori per l’opportunità. Io cercherò di correre bene, ma credo che il mio compagno Canola sia più adatto di me. È un ottimo corridore, può fare davvero bene. Quando ho vinto io, il percorso era più selettivo nel finale. Da qualche anno sono cambiati sia il circuito finale sia il traguardo, che ora è circa un paio di chilometri dopo lo scollinamento. Con questo arrivo, anche la lotta per prendere davanti l’ultimo Cauberg è bestiale. Ci si arriva in 50-80 corridori e io sono un po’ leggerino. Però non mi spavento. Ne ho di battaglie alle spalle…».

Il ciclista della NIPPO Vini Fantini Europa Ovini ha svelato i motivi del suo addio al ciclismo:

“dopo tanti anni, credo sia giusto chiudere. È arrivato il momento. Speravo fosse al Giro d’Italia, ma pazienza. Smetto perché il ciclismo è cambiato, ci sono tanti giovani, facce e squadre nuove. Io ho fatto il mio tempo. Il ciclismo è cambiato nel senso che l’asticella è posta più in alto: preparazioni sempre più mirate, progresso dei materiali, corridori sempre più forti e veloci… È anche sparita la figura del gregario”.

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