Barça ma non solo, Monchi e il mercato della Roma: “Alisson resta qui. Salah? Io e Baldissoni non siamo scemi”

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Il direttore sportivo della Roma ha parlato della sfida con il Barcellona e del mercato, confermando la permanenza di Alisson in giallorosso anche nella prossima stagione

Under
Fabio Rossi/AS Roma/LaPresse

Una sfida contro il Barcellona da preparare e un mercato da approntare, rinforzando una squadra che punta nella prossima stagione a lottare per lo scudetto. Monchi è già al lavoro in vista del mercato estivo, il direttore sportivo giallorosso non ha intenzione di perdere tempo e, per cominciare, ha già bloccato i migliori giocatori della propria rosa, da Under fino ad Alisson. Prima di concentrarsi su arrivi e partenza, Monchi ha parlato del doppio confronto di Champions con Messi e compagni, sottolineando di non sentirsi affatto inferiore ai blaugrana:

“Con la testa sarà una sfida difficile quella con il Barcellona, loro sono forse la miglior squadra del mondo. E hanno più possibilità di noi. Se parlo con il cuore penso che ce la possiamo fare. Guardo calciatori e staff e vedo qualcosa di diverso fino a ciò che vedevo qualche settimana fa”.

Salah barba terrorista
LaPresse/PA

Monchi poi si sofferma sul capitolo mercato, facendo chiarezza sulla cessione di Salah e tranquillizzando i tifosi sulla permanenza di Alisson in giallorosso anche nella prossima stagione:

“Finora non abbiamo venduto nessuno e non abbiamo ricevuto offerte. Salah? Ci sono due cose importanti da capire. Primo: la cessione fatta prima dell’effetto Neymar che ha rivoluzionato il mercato. Ma soprattutto è importante sapere che noi avevamo necessità vendere Salah prima del 30 giugno. Con queste due condizioni penso che abbiamo fatto una vendita importante, altrimenti diventa che io e Baldissoni siamo scemi. Schick? Sappiamo che è un calciatore ancora giovane e ha bisogno di un percorso, ma la qualità ce l’ha. Magari quando arriverà a 40 milioni come valutazione tutti saremo più convinti che li vale. Anche lui non è convinto ancora. Dani Alves è stato un anno e mezzo un giocatore normale, e i tifosi non erano contenti. Poi è diventato importante. C’è una parola molto importante: adattamento. Under? Dove può arrivare non lo so, ha qualità e testa e ha la voglia di fare cose importanti. Queste tre cose sono fondamentali. Se diventerà un giocatore importante o per club più grandi non lo so. Alisson? Se penso ad un futuro di Alisson alla Roma per trenta anni dico di no, se invece penso ad un futuro di una settimana dico di sì o se mi chiedete per il prossimo anno dico di sì. Noi non abbiamo la necessità di venderlo”.

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