Pallavolo-Playoff Samsung Galaxy Cup: Igor e Imoco staccano il pass per la semifinale, Busto Arsizio-Saugella a Gara-3

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L’Igor Gorgonzola passa a Firenze in rimonta 3-1 e si qualifica alle semifinali. Anche l’Imoco batte Modena per la seconda volta e ora se la vedrà con Scandicci. Reazione Unet E-Work, il 3-1 a Monza vale la bella

Igor Gorgonzola Novara e Imoco Volley Conegliano raggiungono la Savino Del Bene Scandicci in semifinale, la Unet E-Work Busto Arsizio pareggia i conti con la Saugella Team Monza e rimanda il verdetto alla decisiva Gara-3: sono le risposte che giungono dai campi rosa e viola dei Play Off Samsung Galaxy Volley Cup. Le azzurre di Massimo Barbolini perdono il primo set al Mandela Forum di Firenze, vanno pesantemente sotto all’inizio del secondo e poi costruiscono una rimonta impetuosa fino all’1-3 che le spedisce in semifinale. Le detentrici del tricolore conosceranno la propria avversaria nella tarda serata di mercoledì 28 marzo, al termine della ‘bella’ tra le farfalle e le brianzole. Busto riesce infatti a violare la Candy Arena per 3-1 e a rimettere in equilibrio la serie, potendo ora sfruttare il fattore campo nel match decisivo. Dall’altra parte del tabellone alla Savino Del Bene si opporranno le pantere di Daniele Santarelli, che si impongono per 3-1 al PalaPanini contro la Liu Jo Nordmeccanica Modena e approdano per il sesto anno consecutivo tra le migliori quattro d’Italia.

IL BISONTE FIRENZE – IGOR GORGONZOLA NOVARA 1-3 (25-17 23-25 22-25 22-25) 
Non basta una delle più belle partite della storia de Il Bisonte per allungare la serie dei quarti di finale dei play off con le campionesse d’Italia di Novara, ma sicuramente Firenze può uscire dal Mandela Forum senza nessun rimpianto e con la consapevolezza di aver dato tutto: di fronte a una Egonu così, capace di realizzare 34 punti (di cui 30 dal secondo set in poi) con il 49% in attacco e di vincere la partita praticamente da sola, bisogna solo inchinarsi, ma le bisontine hanno il merito di aver annullato le altre giocatrici con una grande prestazione sia in attacco (37% di squadra) che a muro (4 di Ogbogu e 4 di Santana), senza dimenticare la battuta (7 ace di cui 5 di Santana), la ricezione (76% di positiva e 52% di perfetta) e la difesa. Numeri che dimostrano quanto abbia dovuto soffrire la Igor, con Skorupa che si è affidata proprio alla sua stella nei momenti decisivi dei set per uscire vincitrice. Il Bisonte ha dominato il primo parziale ed è partito fortissimo anche nel secondo (8-1), poi inevitabilmente è arrivata la reazione di Novara che ha vinto i successivi tre set nonostante le clamorose rimonte di Firenze, ma nonostante le lacrime finali i segnali per il futuro sono più che incoraggianti, e la squadra ha più che meritato il grande applauso tributatole a fine partita dal Mandela Forum

Giovanni Caprara parte con Dijkema in regia, Sorokaite opposto, Santana e Tirozzi in banda, Ogbogu e Alberti al centro e Parrocchiale libero, mentre Barbolini risponde con Skorupa in palleggio, Egonu opposto, Piccinini e Plak schiacciatrici laterali, Chirichella e Gibbemeyer al centro e Sansonna libero.

Il Mandela si fa subito sentire, Novara intimorita commette tre errori e sul 3-0 Barbolini ferma subito il gioco: Il Bisonte non si ferma e Santana trova la pipe del 7-3 seguita dall’errore di Plak (8-3), poi Ogbogu mura Plak per il 10-4 e in piena trance agonistica Tirozzi mette giù anche l’attacco del 12-5, con l’attacco out di Plak che costringe di nuovo Barbolini a chiamare time out (13-5) e a correre ai ripari sostituendo l’olandese con Enright. La Igor tenta di avvicinarsi ma due muri di Santana sulla connazionale valgono il 17-9, poi anche le ospiti alzano il muro e sul 19-13 Caprara consuma il suo primo time out: il muro di Ogbogu rimette le cose a posto (21-14), sul 23-17 Barbolini prova il doppio cambio con Camera e Vasilantonaki per Egonu e Skorupa, ma il pallonetto lungo di Santana vale il 24-17 e la stessa portoricana mette il punto esclamativo su uno scambio lunghissimo (con il settimo punto nel parziale) chiudendo il set 25-17.

Anche all’inizio del secondo Il Bisonte è perfetto: due ace consecutivi di una superlativa Santana certificano subito il primo allungo (5-1) e il primo time out ospite, la portoricana ne mette un altro e poi sfrutta due errori ospiti per l’8-1, ma qui la Igor ha il primo vero sussulto della sua partita e due punti di fila di Chirichella valgono il 10-7 e il time out per Caprara. Adesso la partita è equilibrata ma Novara sale clamorosamente a muro e quando anche Egonu entra in partita sono guai, tanto che il ribaltamento è repentino (12-14) e Caprara deve ancora fermare tutto: sul 13-16 entra Bonciani per Dijkema, il coach fa una chiacchierata con l’olandese che poi rientra due punti dopo e il turno in servizio di Santana è ancora propizio (16-17), ma poi con il muro Novara si riallontana (16-19). Sul 17-19 entra Pietrelli in battuta per Alberti, una super Tirozzi (60% in attacco nei primi due set) piazza addirittura il controsorpasso (20-19), ma dall’altra parte Egonu adesso sale ad altezze improponibili e il 20-22 ne è la conseguenza, con lo stesso opposto che alla fine mette giù il pallone del 23-25 per il suo decimo punto personale nel parziale.

La Igor sfrutta l’inerzia ad inizio terzo set sempre con Egonu (1-4), che poi diventa incontenibile anche in battuta e costringe Caprara a fermare tutto sul 4-9: sul 7-10 entra Milos per Ogbogu, Tirozzi accorcia sul 10-11 e allora stavolta è Barbolini a chiedere il time out, ma Il Bisonte adesso torna a difendere forte e Santana sorpassa (13-12). Novara riparte con Egonu e poi piazza altri tre punti (13-16), Caprara chiama time out e Milos e Santana rimettono in piedi tutto (16-16), e qui la partita diventa bellissima: Egonu firma l’allungo (20-22), Milos e l’ace di Sorokaite permettono a Firenze di impattare (22-22), ma nei momenti decisivi Egonu è illegale (11 punti nel parziale), e due suoi missili regalano alle ospiti due set point (22-24) che Plak trasforma subito (22-25).

Nel terzo c’è Milos per Alberti, ma Il Bisonte accusa il colpo dei due set persi e Novara parte fortissimo con Plak (0-6) e Caprara si gioca subito i due time out: Firenze non è ancora morta e comincia a rientrare in partita, il turno in servizio di Sorokaite e gli attacchi di Tirozzi la riavvicinano (6-8) e allora Barbolini saggiamente ferma tutto e inserisce Enright per Plak, ma Santana accorcia ancora a – 1 (9-10). Qui è ancora Egonu a tirare fuori dai guai Novara con una serie di servizi impressionanti (9-14), poi Caprara si gioca Di Iulio per Sorokaite e le bisontine provano ancora ad avvicinarsi con la stessa nuova entrata (14-16), tanto che Barbolini chiama di nuovo time out: Di Iulio e Ogbogu impattano ancora sul servizio di Milos (16-16), poi si gioca punto a punto ma Novara accelera ancora con il servizio di Zanoni (entrata per Plak) e le bombe di Egonu (18-22). Il Bisonte ne ha ancora con Santana sul servizio di Pietrelli (entrata per Ogbogu) e recupera fino al 22-22, poi Pietrelli sbaglia il servizio e Vasilantonaki mette giù il 22-24 con la certificazione del video check, con Gibbemeyer che alla fine chiude 22-25.

“Il dispiacere dopo una partita del genere è molto – afferma Gianni Caprara, coach de Il Bisonte -. Sicuramente usciamo dai playoff scudetto anche con una punta di orgoglio visto che siamo riusciti a migliorare la prestazione di Gara-1, ma il rammarico è tanto. In attacco abbiamo fatto meglio che a Novara e contemporaneamente abbiamo abbassato le loro percentuali, però non è stato sufficiente per andarsi a giocare un’altra partita. Novara ha giocato giustamente molto su Egonu sfruttando al meglio la sua realizzatrice più forte, soprattutto contro la nostra squadra che non ha molti centimetri e quindi soffre di più rispetto ad altre i suoi attacchi. L’unico rimpianto del match è nel quarto set quando siamo andati sotto subito di sei punti ed ho dovuto utilizzare entrambi i time out a mia disposizione. La squadra ha concluso in crescendo, adesso è il momento di riposarci un po’ prima di iniziare a preparare al meglio la prossima stagione”.

“Complimenti ai nostri avversari per averci messo in difficoltà per tutto l’arco del match e complimenti a noi per essere riusciti a conquistare la vittoria che ci consegna l’accesso alla semifinale – le parole di Massimo Barbolini, coach della Igor -. Nel primo set abbiamo commesso qualche errore di troppo, poi va riconosciuto merito alle nostre avversarie per aver tenuto un livello di gioco altissimo; noi siamo cresciute in difesa e a muro, abbiamo lavorato bene e nei momenti decisivi siamo riusciti a fare la differenza”.

LIU JO NORDMECCANICA MODENA – IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 1-3 (19-25 23-25 25-23 20-25) 
Modena non riesce a riaprire la serie: Conegliano chiude i conti e approda alla semifinale. Al PalaPanini gara 2 si chiude sul punteggio di 3-1 per la formazione ospite. La Liu•Jo Nordmeccanica mette tutto in campo, ma non può fare di più contro la forte formazione veneta.

La cronaca. Primo set. Coach Fenoglio per questa decisiva gara 2 sceglie Ferretti al palleggio, Barun a completare la diagonale principale, Montano e Mingardi in posto quattro, Heyrman e Garzaro al centro con Leonardi libero. Dall’altra parte della rete Wolosz-Fabris è la diagonale principale, Hill e Bricio le bande, Danesi e Folie al centro con De Gennaro libero. Subito uno scambio combattuto concluso dalla pipe out di Bricio. La messicana commette un altro errore prima di mettere a terra il primo pallone e Modena cerca subito di forzare dalla battuta trovando l’ace di Montano per il 3-2. Mettono la testa avanti le ospiti che poi tornano a rallentare e Modena si porta sul 10-7, ma è una partita dove ci si gioca tanto da ambo le parti e la tensione mantiene tutto in bilico. Montano e Barun trovano il muro avversario ben piazzato allora coach Fenoglio prova a cambiare le carte inserendo Pietersen in luogo dell’opposta croata. Con la pipe di Bricio Conegliano arriva al 14-19, un vantaggio sufficiente ad evitare il rientro bianconero tentato in un paio di occasioni, ma invano. A chiudere è Fabris con il pallone che vale il 19-25 e porta al primo cambio campo del match.

Secondo set. C’è Montano in diagonale a Ferretti e Pietersen in posto quattro nel sestetto che propone coach Fenoglio e sono proprio l’olandese, con tre punti, e la colombiana con un punto a firmare il parziale di 4-0 che porta subito al time out in casa ospite. Quasi immediato il pareggio, ma anche il nuovo +3 bianconero con due punti consecutivi di Garzaro. Sono, però, gli errori modenesi e gli attacchi di Hill a riportare avanti Conegliano che comunque non riesce a conquistare break particolarmente favorevoli. Sull’11-14 ancora cambiamenti con Pincerato e Barun per Ferretti e Montano, l’opposta trova due ace consecutivi per il pareggio a 18 che dà il via ad un punto a punto nel finale di set. L’opposta croata, però, trova il muro in un paio di occasioni, la seconda regala il 22-24 all’Imoco. Bricio batte out e annulla automaticamente la prima palla set, ma al secondo tentativo Hill non sbaglia e la gara va sul 2-0.

Terzo set. Confermato il sestetto che aveva chiuso il parziale precedente e questa volta a partire forte sono le ospiti anche grazie al vantaggio nel conto dei set. 3-0 a cui le bianconere rispondono immediatamente pareggiando i conti e sorpassando anche 6-5 con l’attacco out di Hill. Non può più permettersi errori Modena e alza ancora il proprio livello di gioco prendendosi un break coi muri di Heyrman e Mingardi per il 10-8. Pareggia Hill, ma è Mingardi a firmare il 13-12 dai nove metri con un altro ace. Entra Bisconti per Pietersen in seconda linea, Bricio spara out in pipe per il 18-15 e il finale di set sembra poter prendere una piega favorevole. Coach Fenoglio studia nuove alchimie e lascia in campo Bisconti in prima linea che firma anche l’attacco del 22-19. Barun regala tre set point sul 24-21, il primo è annullato da un’invasione, il secondo da Fabris, ma al terzo tentativo spara out la croata e Modena riapre così la partita.

Quarto set. Dopo aver riaperto la gara Modena prova a partire forte con Mingardi e la pipe in rete di Hill. Conegliano, però, ritrova subito ordine e quadratura e sorpassa con il muro su Pietersen, poi Fabris firma il 7-10 e arriva per parte modenese il cambio con Bisconti che rileva l’olandese. Ancora Fabris aumenta il divario fra le due formazioni in campo, punto su punto l’Imoco ritrova tranquillità e soluzioni efficaci che mettono in difficoltà il sestetto di coach Fenoglio. A differenza di gara 1, però, Modena non molla e vuole giocarsela fino all’ultimo pallone. Sul 15-23 set e gara sembrano chiusi, ma c’è la reazione firmata da Mingardi e dal muro di Pincerato che dimezza il divario fra le parti. Hill regala cinque match point, Montano annulla il primo poi Fabris chiude, regalando il passaggio del turno a Conegliano e concludendo la stagione della Liu•Jo Nordmeccanica.

“Mi sarebbe piaciuto che fosse finita come l’anno scorso, ma purtroppo non è andata così – racconta Marco Fenoglio, coach di Modena -. Ho fatto tutto il possibile, abbiamo giocato anche con Bisconti in prima linea, abbiamo provato tutto il provabile per giocare al massimo e nel terzo set siamo riusciti a fare bene, ma poi con un assetto così non puoi pretendere di fare miracoli. Per quanto mi riguarda sono contento perché ho lavorato tantissimo tutti i giorni, ho cercato con quello che avevo di fare il 110% come da mie caratteristiche, quindi finisco senza nessun rammarico. Chiaro che gli eventi non ci hanno aiutato, gli ultimi due mesi la situazione è stata complicatissima e per un mese e mezzo ci siamo allenati con un centrale, una situazione insostenibile. Avete visto quante formazioni abbiamo cambiato, se giochi contro squadre di secondo livello è un conto, ma con Conegliano che oggi ha fatto la metà di gara 1 abbiamo perso 3-1. Il futuro? Non ho idea, sono stato benissimo qui e quindi dipende dalla proprietà e da quel che deciderà. La mia disponibilità è completa”.

SAUGELLA TEAM MONZA – UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO 1-3 (10-25 25-17 15-25 18-25) 
Una domenica che poteva essere ricordata per la Saugella Monza, che ora invece sarebbe meglio dimenticare. In Gara 2 dei quarti di finale dei Play-Off Scudetto, le monzesi hanno sciupato la chance di chiudere la serie con la Unet E-Work Busto Arsizio, cedendo 3-1 davanti al pubblico di casa della Candy Arena. Oltre 3400 presenze, arrivate per spingere la prima squadra femminile del Consorzio Vero Volley al primo, storico accesso alla semifinale per il tricolore, si sono trovate con l’urlo di gioia strozzato in gola. Eppure, dopo un primo set dominato dalla squadra di Mencarelli, grazie ad una Bartsch incontenibile (MVP della gara, 20 punti e 4 muri), ben servita dalla precisa Orro, le monzesi avevano risposto con carattere, trainate dai muri di una scatenata Devetag (7 punti, di cui 3 muri) e dalle invenzioni di Begic e Havelkova (16 e 10 punti a testa). Sull’1-1 nel conteggio dei giochi, sembrava che la gara potesse essere in equilibrio, ed invece è stata ancora la formazione ospite ad essere più brava a sfruttare le occasioni capitategli fin dalle prime battute, per creare distanze alla fine irraggiungibili. Per la Saugella Monza, però, è ancora tutto aperto. Mercoledì sera, alle ore 20.30, sul campo di Busto Arsizio, è in programma la decisiva Gara 3. Chi vince approda in semifinale contro la Igor Gorgonzola Novara.

La cronaca. Primo set. Fuga della Unet E-Work Busto Arsizio grazie ad un filotto di tre punti, agevolato da due errori di fila monzesi, 5-2. Continua il momento sì delle ospiti con due muri di Bartsch ed uno di Gennari, 8-3 e Pedullà chiama time-out. Al ritorno in campo mani fuori di Gennari, invasione di Begic e 10-3 per le bustocche. Con il mani fuori di Havelkova e la palla out di Diouf, la Saugella risale gradualmente, 10-5, ma sono ancora le ospiti ad apparire più lucide. Il turno al servizio di Diouf, frutta a Busto Arsizio una pipe vincente di Bartsch e un ace e Pedullà chiama time-out sul 14-6 le farfalle. Si riprende a giocare: ace di Diouf, che poi va a segno da posto due, 16-6. Mani fuori di Gennari su Begic, che esce per Orthmann (17-7). Muro di Orro su Orthmann, 19-7 Unet E-Work, poi ace di Gennari e allungo 20-7 per le ospiti. La squadra di Mencarelli non si ferma e chiude il set 25-10.

Secondo set. Break Saugella Monza 2-0, prontamente recuperato dalle bustocche, 2-2, che passano avanti con il muro di Bartsch su Dixon, 3-2. Punto a punto fino al 5-5, poi muro di Devetag su Diouf ed ace di Havelkova e la Saugella vola sul 7-5. Busto Arsizio acciuffa la parità, 7-7, ma con un filotto di quattro punti la Saugella si porta sull’11-7 e Mencarelli chiama time-out. Le ospiti rosicchiano qualche punto con Diouf, 11-10, ma due lampi di Begic e la pipe out di Bartsch consentono alle monzesi di scappare 14-10 e Mencarelli chiama time-out. Begic continua ad essere incisiva, sia a muro che in attacco, e Monza scappa sul 16-11. Mencarelli fa entrare Dall’Igna per Orro, ma Monza è lanciata e con una scatenata Devetag (tre muri di fila) scappa 21-14. Havelkova, Ortolani e la palla out di Gennari firmano la conquista del secondo gioco per la Saugella 25-17.

Terzo set. Busto Arsizio scappa 5-1 grazie a Bartsch, Diouf e due errori di Havelkova. Mani fuori di Ortolani e primo tempo di Devetag: la Saugella tenta di reagire 6-3. Quando Havelkova spara a rete il servizio e Ortolani l’attacco, Busto Arsizio incrementa 8-3. Sale in cattedra Diouf: due assoli della schiacciatrice bustocca valgono l’11-5 Unet E-Work e Pedullà chiama time-out. Al ritorno in campo il punto centrale di Candi e l’invasione di Orro consentono a Monza di accorciare le distanze, 11-7, ma il buon momento dura poco: la Unet E-Work torna a spingere e con Stufi piazza il 16-7. Con la pipe di Diouf, dopo l’attacco vincente di Havelkova, Busto Arsizio si porta sul 20-8. Ace di Hancock, palla out di Diouf e la Saugella Monza tenta di riavvicinarsi, 20-11. Il muro di Begic su Gennari (22-13) tiene aperta la speranza solo per poco. La stessa Gennari, dopo la doppia monzese, firma il set-point Busto Arsizio, 24-13. Gennari chiude il gioco 25-15 per la Unet E-Work.

Quarto set. Break ospite (4-2), recuperato da due giocate di Candi, 4-4. Punto a punto fino al 5-5, poi allungo Busto Arsizio con un errore di Havelkova e uno di Ortolani, 7-5. Momento negativo per la squadra di Pedullà, che non riesce più ad andare a segno. Havelkova spara out e Orthmann prende il suo posto. Anche Devetag però non va a bersaglio dal centro, e così Pedullà chiama time-out. Il muro di Stufi su Orthmann lancia la Unet E-Work sull’11-6. Le monzesi si innervosiscono e la squadra di Mencarelli ne approfitta: giocata di Bartsch e allungo 13-7. Attacco out di Ortolani e time-out di Pedullà sul 16-9 per le ospiti. Al ritorno in campo nuovo errore monzese con Begic: 17-9 Unet E-Work. Begic e Candi tentano di dare una scossa alle loro, 18-12. Havelkova mura Stufi, Begic va a segno ma è la Unet E-Work ad essere avanti, 21-15. Con il lampo centrale di Devetag ed il pallonetto di Begic, la Saugella si riporta a meno cinque, 22-17 e Mencarelli chiama time-out. Nel finale la UYBA amministra e chiude grazie all’errore di Ortolani (18-25).

“Loro hanno lavorato molto bene con il servizio, mettendoci in difficoltà nella fase di impostazione – rileva Luciano Pedullà, coach di Monza -. Quando non hai armi e non riesci ad essere preciso nella manovra poi diventa difficile risalire. Dopo un ottimo secondo set non siamo riusciti ad affermarci nel terzo e quarto, anche perché loro hanno giocato davvero bene, consci di avere l’ultima chance per portare la serie a Gara 3. Preoccupato? No, non lo sono mai. Le ragazze hanno fatto bene all’inizio della stagione, quando il gioco era ancora in fase di costruzione. Adesso che invece è chiaro e definito, come la nostra identità, dobbiamo dare il massimo, provando a replicare la prova vista in Gara 1”.

“Abbiamo fatto quello che dovevamo fare: venire qui e vincere – spiega Alessia Gennari, schiacciatrice della Unet E-Work -. Non è stata una bella partita, ci sono stati tanti errori, soprattutto da parte di Monza che sembrava un’altra squadra rispetto a quella vista una settimana fa. Detto questo, anche mercoledì sarà tutta un’altra gara e quindi non dobbiamo staccare la spina”.

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