MotoGp – Valentino Rossi senza peli sulla lingua: “Il primo obiettivo è non fare gare di merda! Troppo vecchio? E’ giusto dicano così”

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Valentino Rossi entusiasta per il terzo posto di oggi in Qatar. Il Dottore risponde schietto a chi lo critica per la sua scelta di correre ancora due anni nonostante l’età

Dovizioso Rossi Marquez
AFP PHOTO / KARIM JAAFAR

La stagione 2018 di Valentino Rossi è iniziata con un eccellente terzo posto al Gp del Qatar, alle spalle di uno strepitoso Dovizioso e di Marc Marquez. Il campione di Tavullia comincia dunque col sorriso il suo motomondiale, fresco di rinnovo con la Yamaha fino al 2020, anno in cui avrà ben 41 anni. Nella conferenza stampa post gara si è parlato proprio della sua età, delle critiche che riceve e delle dimostrazioni che deve dare, il Dottore è stato però chiaro e diretto:

Sinceramente non mi interessano più queste cose. Dieci anni fa ci stavo dietro, ma adesso quando c’è una notizia come il rinnovo è giusto che ci sia qualcuno che dice che sono troppo vecchio. L’importante però è quello che succede in pista. Io ci credo, perché so di poter andare forte. Non corro per dimostrare a qualcuno di non essere troppo vecchio ma per dimostrare a me stesso di esserne capace. Il problema più grosso quando invecchi è la condizione fisica, però so che se mi alleno forte, molto di più di dieci anni fa, posso essere veloce fino alla fine“.

Una gara che regala un sorriso al Dottore e al suo compagno di squadra Maverikc Vinales, che sembrano tornare a casa con sensazioni positive per quanto riguarda il feeling con la moto:

“ Sento tante cose quando guido la moto e di solito sono quelle giuste, quindi se la mettiamo a posto posso stare davanti. Poi so che è difficile battere gli avversari, ma vedo che riesco ad adattarmi agli stili di guida che cambiano, perché capisco come fare, ma questo probabilmente dipende dal talento. Provo le sensazioni giuste quando la guido. Siamo migliorati, ma sono anche cosciente che Ducati e Honda sono meno in difficoltà rispetto all’inizio della passata stagione. Il primo obiettivo è non fare gare di merda come successo nel 2017. Parlo di quei GP come Jerez, Barcellona e Austria, in cui non siamo mai riuscii a risolvere i nostri problemi. Penso che questa moto mi aiuterà, fino a ora ho faticato solo nei test in Tailandia. Questa gara è stato un buon modo per iniziare l’anno. A differenza dello scorso anno, sapevo di potere fare una buona gara ma c’erano troppi piloti con un passo simile e non potevo prevedere in anticipo se sarei potuto salire sul podio. Ho guidato bene per tutta la gara e riuscire ad arrivare al traguardo insieme ai due piloti più veloci in questo momento va bene”.

Infine un ulteriore commento sulla gara di oggi, tra divertimento e qualche battuta:

“Queste gare così sono fighissime e mi sono divertito un sacco. Ci è mancato qualcosina per lottare per la vittoria, ma è una buona partenza per il campionato. L’anno scorso sono salito sul podio e non sapevo neanche io come avessi fatto, mentre quest’anno me l’aspettavo che sarei potuto andare bene. L’anno scorso sia la Ducati che la Honda erano più in difficoltà, ma da metà del 2017 vanno veramente forte, quindi credo che anche noi abbiamo fatto un passo avanti. Forse se non fossi  arrivato lungo in seguito a quel tentativo di sorpasso involontario a Zarco avrei potuto puntare a qualcosa di più… ma sinceramente non so se avrei potuto vincere. Quando Dovi ha iniziato a spingere sono riuscito a seguirlo e ho messo al sicuro il podio allontanandomi da Crutchlow e Zarco. Poi ho pensato a stare il più vicino possibile a Marc e Andrea perché sapevo che sarebbe potuto succedere qualcosa all’ultima curva (ride). Alla fine mi sono goduto un bello spettacolo dalle loro spalle”.

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