LA Galaxy, il solito Ibra: “con la sedia a rotelle in Inghilterra e l’ho conquistata in 3 mesi. Gattuso? Me lo porterei in guerra”

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Nella serata italiana, i Los Angeles Galaxy hanno presentato Zlatan Ibrahimovic che ha dato sfoggio di tutta la classe… dialettica

Ibrahimovic
AFP/LaPresse

Il leone è tornato, più affamato che mai. Zlatan Ibrahimovic comincia una nuova avventura nella sua lunga carriera, indossando la maglia dei Los Angeles Galaxy. Una storia che sarebbe potuta nascere già due anni fa, prima di legarsi allo United, ma rinviata per lasciarsi ammaliare dal fascino della Premier. Adesso la Mls lo aspetta e Ibra è pronto a prendersela:

“Sono felice di essere qui, sono felice di giocare e voglio andare in campo il prima possibile. Sarei potuto arrivare a Los Angeles prima di firmare per il Manchester United, la mia testa era qui ma poi ho scelto la Premier. Come mi sento? Come Benjamin Button, sono nato vecchio e sto per morire giovane. Non vi preoccupate per la mia età, sono arrivato in Inghilterra con la sedia a rotelle e l’ho conquistata in tre mesi. Il leone è affamato. Mi sento come un bambino a cui danno una caramella per la prima volta e gli dicono di scegliere, questo sono io adesso. Ma io scelgo la palla. . L’infortunio è adesso alle spalle, solo il leone può far male a se stesso, e questo è quanto. Ho giocato nei migliori club del mondo con i migliori giocatori del mondo, ho giocato più di settecendo partite e ho sempre saputo cosa mi serviva per migliorare e avere gli stimoli giusti per continuare. Sono felice quando gioco e spero di dare il buon esempio ai miei figli”.

Non poteva mancare poi un accenno a Juventus-Milan, big match in programma questa sera all’Allianz Stadium. Ibrahimovic ha vestito entrambe le maglie, giocando a stretto contatto con Allegri e Gattuso:

“Ho fatto la storia in Europa, ho vinto 33 trofei e ho giocato con i migliori club e i migliori giocatori del mondo. Quello che ho fatto lo porto con me dove sono adesso. Juventus-Milan? Allegri sa cosa deve fare per vincere, ha vinto con il Milan e lo sta facendo con la Juve. Gattuso lo conosco come compagno e non c’è bisogno che gli spieghi come si vinca. Sta facendo grandi cose e sono contento per lui perché mi piace come persona. Se dovessi andare in guerra, Rino sarebbe uno dei pochi che porterei con me”.

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