A tutto Toto Wolff: dal rinnovo di Hamilton al futuro della F1, il team principal Mercedes ha le idee chiare
E’ finalmente iniziato lo spettacolo della F1: una settimana dopo la prima gara della stagione 2018 di MotoGp, è partito anche il Mondiale a quattro ruote con le prime prove libere del Gp d’Australia, andate in scena nella notte e nel primo mattino italiano. Occhi puntati sui top team, sempre davanti, con Hamilton in testa, seguito da Verstappen e Bottas. Quarto e quinto invece rispettivamente Raikkonen e Vettel. Non potevano dunque che essere Wolff, Horner e Arrivabene i protagonisti della conferenza stampa dei team. Chiaro e preciso come sempre Toto Wolff, team principal Mercedes:
“è piacevole tornare, ripartire, il nostro test è stato piuttosto positivo ma non puoi mai essere sicuro di quale sarà il risultato della prima gara, la prima sessione è andata bene, ci vuole più tempo per capire ma è stata una partenza discreta”.
Impossibile non parlare del rinnovo di contratto di Lewis Hamilton, ma anche delle sue ‘lamentele’ di mancanza di varietà in F1:
“abbiamo discusso del nuovo contratto durante l’inverno ma poi lo abbiamo lasciato da parte durante il periodo natalizio e abbiamo ricominciato a gennaio, la direzione è quella giusta dobbiamo ultimare gli ultimi dettagli, non c’è motivo per non avere un’ottica positiva anche se non si concluderà prossimamente. Lui è in un ottimo stato mentale, lui per quello che riguarda la vittoria dei titoli è in un gruppo elitario dei piloti, non credo sia il momento di questa possibilità di raggiungere Fangio, penso sia giusto parlare di record dopo che vengono compiuti. Credo che Lewis abbia ragione su questo, più diversità etniche possiamo portare in f1 meglio è, abbiamo avuto u evento ieri in Australia di grande successo dove si parlare proprio di questa possibilità di un background diverso”.
Mentre sul divario tra top team e altre squadre, con particolare attenzione sul dominio della Mercedes, Wolff ha aggiunto:
“Credo che non vogliamo trovare scuse dicendo che la situazione è sempre stata questa, se guardiamo agli ultimi 20 anni ci sono sempre state 2, 3 o 4 squadre che sono state sempre dominanti, ma se vogliamo guardare al 2021 è una battaglia di cui dobbiamo occuparci per lo spettacolo per i tifosi. Non è una cosa che si può cambiare in breve tempo, non è che da un giorno all’altro si possono cambiare le gerarchie, è difficile fermare un ingranaggio una volta che i meccanismi si mettono in moto, bisogna cambiare il gap a livello di risorse. Bisogna cercare nelle statistiche se c’è un team che vinca ogni anno di qualunque sport, ad un certo punto c’è qualcuno che ti ruba la palla e corre più veloce di te in qualunque sport. Più a lungo si mantiene un regolamento più si avvicinano le prestazioni, ogni anno che passa il divario si accorcia, ogni anno cerchiamo di avere la mentalità del fatto che si parta tutti da zero, non si può dare nulla per scontato e rispettare gli altri team, sappiamo che abbiamo un bersaglio sulle spalle e tutti cercano di raggiungerci, cerchiamo di mantenere il vantaggio che abbiamo sugli altri”.
Infine un commento sulle ‘lotte’ tra team anche fuori dalla pista, il lavoro, le idee e le proposte per migliorare lo sport della F1:
“credo sia una battaglia in pista ma anche una lotta fuori dalla pista, ma è sempre stato così. Sicuramente stiamo fornendo dei buoni titoli per voi, abbiamo dei team molto competitivi che lavorano sodo, dei programmi diversi riguardo al futuro della categoria e anche ai nostri lati egoistici, quello che riteniamo che sia giusto per il futuro, sicuramente lo esprimeremo a voce alta, dipende anche dai vari governi come vengono esposte le leggi, ci sono tanti argomenti che devono essere discussi riguardo 2020 e 2021, questo sport ha bisogno di regole molto precise per avere un terreno comune su cui basare le battaglie in pista, se non c’è un terreno comune non si va da nessuna parte. Le dichiarazioni che vengono rilasciate dal signor Marchionne significano che tiene alla F1, tutti teniamo alla F1, tutti abbiamo una prospettiva sul futuro, ognuno deve cercare di far valere la propria opinione nel quadro generale. Tutti noi siamo consci delle responsabilità che dobbiamo alla F1, abbiamo altri 3 anni almeno e tutti insieme in questo grande sport il cui proprietario in questo momento è la Liberty, quindi dobbiamo cercare di spingere questo sport nella direzione giusta”.