F1, la collaborazione tra Ferrari e Haas non convince i team avversari: chiesta alla FIA un’indagine interna

SportFair

L’exploit mostrato dal Team Haas durante il week-end di Melbourne non ha convinto in particolare McLaren e Force India che hanno chiesto un’indagine alla FIA sul rapporto con la Ferrari

LaPresse/Photo4

Prima le presunte voci di complotto per beffare la Mercedes a Melbourne, adesso la richiesta di un’indagine interna alla FIA per far luce sul proprio rapporto di collaborazione. Ferrari e Team Haas restano nell’occhio del ciclone, questa volta per una questione diversa rispetto a quella degli scorsi giorni. L’exploit mostrato da Grosjean e Magnussen in Australia ha sorpreso in primis McLaren e Force India, dubbiose sulla liceità della collaborazione tra la scuderia americana e quella di Maranello, che fornisce alla squadra le parti che non è obbligata a costruirsi da sola. A drizzare per primo le antenne dopo questo exploit del Team Haas ci ha pensato Otmar Szafnauer, Chief Operating Officer della Force India che ha sottolineato come di questo rapporto tra la scuderia americana e la Ferrari se ne parlerà nel prossimo Strategy Group:

“Non so come hanno fatto a migliorare così tanto in poco tempo, è qualcosa di magico. Non è mai stato fatto prima in Formula 1, semplicemente non so come possa essere che qualcuno che è in Formula 1 solo da un paio d’anni possa realizzare una macchina del genere… Succede per magia? Se lo fanno, voglio la loro bacchetta magica”.

Sulla questione è intervenuto anche il direttore esecutivo della McLaren, Zak Brown, che ha sottolineato ai microfoni di Motorsport.com come questa situazione vada analizzata a fondo dalla FIA:

“La questione doveva essere verificata da vicino. Sappiamo tutti che hanno un’alleanza molto stretta con la Ferrari e penso che dobbiamo solo assicurarci che non sia troppo stretta. Potrebbe esserci un po’ della loro influenza, perché alcune parti sembrano molto simili alla Ferrari dell’anno scorso. Ma è compito degli ingegneri e della FIA andare a verificare la cosa più da vicino”.

Condividi