F1, le rivelazioni di Ecclestone: “Marchionne può contare su di me, vi spiego perché ho sempre appoggiato la Ferrari”

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Bernie Ecclestone ha parlato della nuova Formula 1 targata Liberty Media, sottolineando ribadendo inoltre il proprio appoggio a Marchionne e alla Ferrari

LaPresse/Photo4

La Formula 1 non è più il suo lavoro, ma Bernie Ecclestone non riesce a starci lontano. Sono molti gli addetti ai lavori che continuano a telefonargli, chiedendogli consigli e sfogandosi sulle strane rivoluzioni messe in atto da Liberty Media. Il lavoro dei nuovi proprietari americani non piace affatto a Mister E che, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha espresso il proprio punto di vista sulle ultime novità, soffermandosi anche sul futuro della Ferrari nel circus.

“Ridurre i costi? Non ci credo sinché non vedo. La natura della F.1 è la differenziazione tecnica e non si può vincolare tutto. Anch’io sogno un Mondiale con 20 squadre e 20 motori diversi, però oggi è utopia. Forse Liberty Media sta pensando o facendo cose che non riesco a immaginare. Marchionne è una persona che, quando dice una cosa, la fa e non torna indietro. Gli uomini di Liberty devono quindi stare attenti a quello che hanno in mente. Io sono vicino alla Ferrari sin dai tempi di Enzo. La F.1, la mia F.1, è una società che ha distribuito grandi dividenti ai suoi azionisti, nel caso specifico la Cvc. Certo, all’interno ci sono state liti, discussioni, ma alla fine ne siamo sempre usciti al meglio. Marchionne conosce la mia posizione. Io sono dentro la “company”, ma Sergio sa che qualunque cosa voglia fare io ci sono, ci sarò, la farò con lui. Di recente abbiamo discusso di tante cose. I 70 milioni che riceve la Ferrari non sono un bonus, ma un premio di partecipazione perché la Ferrari c’è da sempre. Io non ho mai regalato nulla, quando ho dato dei soldi c’era una ragione. Abbiamo distribuito a tutti dei quattrini, divisi in base ai risultati. Ad alcuni è stato però riconosciuto un extra per avere la certezza della presenza sino al 2020. Una garanzia per lo sport, gli organizzatori, le tv. Con penali pesanti nel caso decidessero di ritirarsi prima. E badi che abbiamo anche preteso la garanzia che avessero i soldi per pagare questa eventuale sanzione. Ma occorre essere chiari: la F.1 senza la Ferrari non sarebbe più la F.1. Io ho creato questo business appoggiando sempre la Ferrari e la Ferrari ha sempre appoggiato me. Darà fastidio a qualcuno, ma la presenza della Ferrari ha calamitato soldi che poi si sono divisi anche gli altri. Un Mondiale senza Ferrari? Non riesco neppure a pensarci”.

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Bernie Ecclestone si concentra poi sulle rivoluzioni portate avanti da Liberty Media, elencando le cose negative che sinora i nuovi proprietari del circus hanno messo in atto:

“Non ho più un coinvolgimento così diretto da poter giudicare. Vedo quello che vedono gli altri, sono state fatte delle cose incomprensibili, come per esempio cancellare le “ombrelline” dalla griglia di partenza. Non mi è parsa una brillante idea. Vedo che stanno buttando via un sacco di soldi in molti modi. Un esempio. La mia Fom, lasciando fuori il ramo tv, si è sempre mossa con meno di 30 persone negli uffici. Una struttura stringata ma efficiente. Il nuovo Mondiale? Sarei portato a dire che la Mercedes dominerà. Oggi però ne sono meno sicuro. Ferrari ha fatto un grosso passo avanti, lo vedono tutti. Vettel ed Hamilton sono due piloti completamente diversi. Per esempio, non mi sono piaciute un paio di cose che ha fatto Hamilton lo scorso anno, errori di guida. Non mi è sembrato lui. Ma è stato un attimo. Lewis è un pilota intelligente, probabilmente più veloce di chiunque altro. Vettel ha vinto quattro mondiali però il quinto con la Ferrari gli darebbe un’aura diversa, speciale. Lo sa e deve farne uno stimolo, non un complesso”.

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