F1, a tutto Alonso: “l’obiettivo è avvicinare Mercedes e Ferrari. La Honda non si rompe? I test sono una cosa, le gare un’altra”

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Fernando Alonso ha parlato della nuova stagione che sta per cominciare, sottolineando come l’obiettivo sia quello di avvicinare Mercedes e Ferrari

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AFP/LaPresse

La stagione di Formula 1 è pronta a cominciare, tra una decina di giorni cominceranno ad urlare i motori sul circuito di Melbourne, tracciato che apre il Mondiale 2018. Il duello tra Hamilton e Vettel stuzzica la fantasia dei tifosi, ma sono anche altri i piloti decisi ad inserirsi nella lotta per il titolo. Uno di questi è Fernando Alonso che, ai microfoni di Radio Marca, ha sottolineato come il suo obiettivo sia quello di battagliare con i top team:

“L’obiettivo è avvicinare Mercedes, Ferrari e Red Bull, io sono ottimista. Ma io non credo che i giapponesi siano pazzi il progetto prevedeva un primo anno di adattamento, ma i due anni successivi non hanno avuto miglioramenti. Un peccato, ma non ho nulla contro i giapponesi. Alla Toro Rosso sembra che i loro motori non rompano più? Vediamo, se in Australia lotteranno per i primi cinque posti li applaudiremo, ma non penso accadrà. E comunque i test sono una cosa, l’affidabilità e le prestazioni per un’intera stagione sono un’altra. Negli ultimi due anni è stata dura, la mia vita è tutta basata sulla competizione, vincere è la vitamina per andare avanti e quando ti manca la vittoria è difficile. Però si impara altro, ho aperto i miei occhi ad altre competizioni leggendarie. Senza questi anni difficili alla McLaren-Honda non avrei mai corso la 500 Miglia di Indianapolis, né avrei preso in considerazione la possibilità di partecipare al WEC. Tutto accade per una ragione. Ora sono felice perché sono diventato un pilota più completo. Non vedo alcun motivo per essere pessimista. McLaren è una delle più grandi squadre nella storia della F.1, Renault è uno dei migliori motoristi. Con il suo propulsore, Red Bull ha vinto tre gare l’ anno scorso. Se mettiamo tutti questi elementi insieme non vedo perché non dobbiamo essere ottimisti”.

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