Ciclismo Mondiali – Davide Cassani ‘terrorizzato’ dal tracciato di Innsbruck: “le pendenze sono durissime e sarà necessario…”

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Davide Cassani sta visionando il difficile percorso di Innsbruck, corsa valida per i prossimi mondiali di ciclismo su strada

Vincenzo Nibali
Credits: FCI

Vincenzo Nibali è uno dei corridori favoriti per la vittoria dei Campionati del Mondo UCI di Innsbruck. Il ciclista della Bahrain Merida, fresco vincitore della Milano-Sanremo, ha completato due round all’interno del circuito di Olympia, oltre a salire due volte sull’ultima vetta conosciuta come “The Hell”. In sella ai suoi compagni di squadra Alessandro De Marchi e Franco Pellizotti, Nibali è stato seguito nella vettura di Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale di ciclismo. Il CT è soddisfatto della sgambata dei suoi atleti e soprattutto è riuscito ad analizzare perfettamente i chilometri finali del percorso austriaco. Davide Cassani punterà molto sulle abilità di Vincenzo Nibali che, con molta probabilità, sarà il leader della squadra azzurra ai prossimi mondiali di ciclismo. Il Ct ha analizzato il percorso di Innsbruck: 

 ”Vincenzo ha detto che a memoria non ricorda un percorso così impegnativo. Le mie impressioni, dopo averlo visionato in macchina lo scorso hanno, si sono dimostrate vere. E’ un percorso durissimo, per scalatori puri. La salita da ripetere sette volte, il muro sul finale, il chilometraggio e il dislivello totale di 5000 metri, la dicono lunga sul tipo di percorso e sul tipo di gara che potrà svilupparsi: a esaurimento. Sarà anche necessario calibrare bene i rapporti”.

Soddisfatto della ricognizione anche il ct dell’Italia femminile, Dino Salvoldi che ha spiegato:

”è stato utile visionare il percorso ed il 9 e 10 maggio tornerò con qualche azzurra. Il dislivello totale ed i 158 chilometri per le donne élite, sono indicazioni importanti sul tipo di atleta adatta ad affrontare al meglio la prova: forte in salita, di grande resistenza e di valore assoluto. Questo vale sia per chi può avere buone possibilità e sia per la costruzione della squadra. Nel complesso è duro e impegnativo e se devo pensare a qualche azzurra dico Longo Borghini e Guderzo. Per le donne juniores il percorso è abbastanza inusuale. Le salite sul tratto in linea e quella sul finale lo rendono impegnativo, ma più a portata. Conosco le  azzurre del secondo anno nella categoria, mentre le atlete del primo anno devo ancora avere elementi per poter valutare se c’è qualche atleta adatta a questo percorso. Una cosa è certa: in estate tornerò con qualche atleta junior per un allenamento”.

Nibali, De Marchi e Pellizotti
Credits. FCI

Il percorso durissimo dei prossimi mondiali: 259.4 km per gli uomini élite, 158 km per le donne élite e 71 km per le donne juniores Per tutte le categorie la prima parte di gara in linea comprende la salita di Gnadenwald che sarà affrontata da un versante più corto (2.4 km), e decisamente più impegnativo (10.5%). Si entrerà poi sul circuito finale da 23.9 km con la salita di Igls, 7.9 km al 5.7% di pendenza media. Per i Professionisti saranno sei i giri in programma, e terminati quelli si affronterà ancora un giro da 31 km con la Igls seguita dallo strappo di Gramartboden, un muro di 2800 metri all’11.5% medio (massima del 25%). Dalla cima all’arrivo ci saranno solo 8 chilometri, molti dei quali in discesa.

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