F1, la rivolta delle grid girls contro Liberty Media: “si pensi a rieducare le persone, non a togliere posti di lavoro”

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Dopo la decisione di Liberty Media di abolire le grid girls, una portavoce delle c.d. ombrelline ha espresso tutto il proprio disappunto per questa scelta

LaPresse/Photo4

La rivolta delle grid girls, potremmo definire così la situazione all’interno del circus di Formula 1, da dove sono state estromesse per sempre le cosiddette ombrelline. Una decisione inappellabile di Liberty Media, presa senza coinvolgere nessuno, tantomeno le dirette interessate, scagliatesi con forza contro Carey e soci. Ad esprime il proprio punto di vista sulla questione ai microfoni del Mundo Deportivo è stata Paola Pinar, ragazza che ha praticato questo lavoro adesso abolito:

“Dicono che lo fanno per il nostro bene, ma ci stanno togliendo un lavoro che ci faceva divertire. Venivamo pagate bene, chi non è mai stato in questo ambiente non può capire. Nessuno si fa domande se fai la hostess per una marca di alcolici e ti trovi alle 3 del mattino da sola in mezzo agli ubriachi. Credo che dovremmo rieducare le persone piuttosto che eliminare posti di lavoro, nessuno ha chiesto il nostro parere. Noi siamo contente di questo lavoro e non vogliamo smettere di farlo”.

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