All-Star Game – Torna un po’ di spettacolo e vince il Team LeBron James: il ‘Prescelto’ MVP della notte delle stelle

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Il Team LeBron James ha battuto per 145-148 il Team di Steph Curry aggiudicandosi la vittoria nell’All-Star Game night

AFP/LaPresse

Dopo le splendide emozioni del weekend, nella notte di ieri è andato in scena lo spettacolo dell’All-Star Game Night, la notte in cui i migliori giocatori NBA si sono affrontati in campo, in un mix di agonismo e divertimento. Proprio questo aspetto è stato, come spesso accaduto nelle ultime edizioni, molto criticato: può uno show che comprende i migliori talenti della lega, che fra tempi regolamentari e spettacoli vari dura qualche ora, che tiene incollati per ore milioni di persone da tutto il mondo ad orari improponibili, ridursi a poco più di un paio di minuti di vera partita? La risposta è . Anche se quest’anno, nell’ultimo quarto, un po’ tutti si sono ‘allacciati le scarpe’. Forse più per un ‘tacito accordo’ fra i due team che per le modifiche apportate in questa edizione, senza divisioni di Conference. L’agonismo del finale di partita è stato comunque molto divertente: a vincere è stato il Team LeBron che ha prima piazzato il +3 con due punti firmati Westbrook e ha poi difeso in maniera asfissiante su Curry e DeRozan impedendo ad entrambi la possibile tripla del pareggio. MVP della serata, per la terza volta dopo l’edizione 2006 e quella 2008, il capitano della squadra vincente, LeBron James che ha chiuso con 29 punti, 8 assist e 10 rimbalzi. Buona la prova di Kevin Durant da 19 punti, 5 assist e 6 rimbalzi. Nel Team Steph invece ha un po’ deluso il capitano, Stephen Curry (11 punti, 5 assist e 6 rimbalzi), mentre Lillard e De Rozan sono stati i migliori marcatori con 21 punti a testa. Ricapitolando dunque: se l’agonismo si alza LeBron James vince e diventa MVP, sembra quasi un’assioma; Kevin Durant sposta gli equilibri (non solo in casa Golden State) e in coppia con il 23 dei Cavs sono qualcosa di illegale; si è parlato tanto dell’intesa James-Irving, ma quella DurantWestbrook non è malaccio; Curry fuori dal sistema Warriors lascia trasparire qualche dubbio, mascherato dal suo carattere (a volte forzatamente) goliardico in questa manifestazione;  vale la pena aspettare gli ultimi 10 minuti di spettacolo dopo 38 di noia? Se in campo ci sono i migliori al mondo, forse… si.

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