Nuoto, Federica Pellegrini non torna indietro: “ho chiuso a Budapest con i 200. Ledecky? Batterla è stato incredibile”

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Federica Pellegrini ha ribadito di aver chiuso a Budapest con i 200, svelando come la fatica per quella distanza si faccia ormai sentire

LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

Anno nuovo, nuovi obiettivi ma la solita voglia di vincere. Federica Pellegrini non ha nessuna intenzione di nascondersi e, nel corso di un’intervista al Messaggero, ha svelato quelli che sono i suoi piani per il futuro. Niente più 200 come già anticipato, adesso è tempo di pensare solo alle distanze più brevi:

“Le quattro vasche sono casa mia ma la mia avventura è finita a Budapest. A una certa età, il recupero è difficile, la fatica si fa sentire di più. Uno sportivo a cui mi ispiro è Roger Federer: alla sua età, come mai forse s’era visto, riesce ad essere ancora molto competitivo. Mi identifico molto in lui per quella voglia di combattere con questi giovanissimi. Quando sei avanti con gli anni bisogna far valere la tattica, la testa, studiare ogni piccolo dettaglio per fare la gara perfetta. Contro il ragazzino devi puntare sull’esperienza”.

Una carriera piena di vittorie e sorrisi, uno in particolare che Federica Pellegrini ricorda con soddisfazione, quello successivo alla vittoria sulla Ledecky:

Battere Ledecky è stato qualcosa di incredibile perché è molto più giovane di me, è quella che più si è avvicinata al mio record mondiale dei 200 sl e quella che potrà batterlo. Con Laure Manaudou non ci siamo invece mai scontrate ai massimi livelli di entrambe, quando lei era fortissima io avevo appena incontrato Castagnetti, il mio mentore; poi quando io crescevo lei scendeva. Lei mi piaceva molto come atleta e donna: quando veniva in piscina lasciava come una scia”.

Il futuro del nuoto italiano è in mano ai giovani che stanno crescendo a campioni del calibro di Pellegrini e Paltrinieri, la nuotatrice di Spinea si fida del lavoro dei tecnici federali:

Mi piace quest’Italia, non c’è una punta sola, ma almeno tre, e abbiamo visto agli Europei in vasca corta che ci sono tanti giovani: Simona (Quadarella ndr.) ha già vinto medaglie mondiali e ora che hanno allargato il programma olimpico potrà ambire anche lì mentre tra gli uomini Sabbioni è una scommessa di Matteo (Giunta, allenatore ndr.): hanno ricominciato da zero, ha 21 anni ed è ancora molto giovane; crede molto in quello che fa, e fa anche più di quello che gli viene richiesto; è venuto a Verona, vive da solo: uno spartiacque nella vita e nel nuoto”.

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