MotoGp – Jorge Lorenzo zittisce tutti col record di Sepang: “sono sempre il Lorenzo di un anno fa e non sono per nulla sorpreso!”

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Jorge Lorenzo mette i puntini sulle i: il maiorchino sicuro di se stesso al termine dei tre giorni di test di Sepang

Jorge Lorenzo
LaPresse/AFP

Jorge Lorenzo adesso può finalmente sfoggiare un enorme sorriso ma, probabilmente, non lo farà. Il maiorchino potrà sicuramente ritenersi soddisfatto degli spettacolari risultati di questi tre giorni di test ufficiali di MotoGp a Sepang, conclusi oggi, soprattutto dopo il record di pista da lui stabilito in quest’ultima giornata di prove: 1’58”830. Nonostante una caduta a inizio sessione, è proprio Jorge Lorenzo l’uomo del giorno a Sepang: piazzatosi davanti a tutti, il ducatista si è lasciato alle spalle le Honda di Pedrosa e Crutchlow. Soddisfatto e un po’ scontroso verso chi gli chiede come è cambiato dallo scorso anno, Lorenzo ha raccontato così le sue sensazioni a Motorsport.com:

Lorenzo è sempre lo stesso Lorenzo di un anno fa, ma ha più esperienza sulla Ducati, poi la nuova moto è migliorata nei punti deboli che avevamo l’anno scorso. Diciamo che il tempo di oggi è stato il frutto di un grande lavoro di entrambi. Questi tre giorni hanno dimostrato il grande lavoro che hanno fatto gli ingegneri della Ducati durante l’inverno. Ma non solo quest’inverno, anche nei mesi precedenti, solo che durante la stagione è molto difficile introdurre le novità, perché le gare sono sempre molto ravvicinate. Abbiamo dovuto aspettare l’inverno per portare delle novità sostanziali, che sembrano piacere a tutti i piloti della Ducati, ma soprattutto a me che ho uno stile di guida un po’ diverso. C’è ancora qualche dettaglio da sistemare, ma possiamo ripartire soddisfatti dalla Malesia. La Yamaha e la Ducati saranno sempre moto diverse, a livello di telaio, di elettronica e di tutto. Questa moto però mi permette di esprimere di più il mio potenziale reale“.

 

Intervistato poi da GpOne.com Lorenzo ha spiegato di non essere sorpreso del suo risultato odierno:

non è stato un giro perfetto, quello non esiste, solo un gran giro. Non sono sorpreso, perché non ho mai avuto dubbi mio potenziale, anche quando faticavo e finivo le gare fuori dai 10. Ho sempre pensato che fosse una questione tempo e di adattamento, di fare una moto che fosse migliore per il mio stile di guida. Sarò molto contento, perché questa moto mi permette di esprimere al meglio il mio potenziale. I rivali vanno forte e non abbiamo ancora corso una gara, dobbiamo continuare a lavorare. Nella MotoGP attuale le cose possono cambiare in fretta, l’importante è avere una moto equilibrata, affidabile e competitiva in tutte le piste”.

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