Ginnastica – L’annuncio shock di Simone Biles: “anche io tra le sopravvissute agli abusi sessuali di Larry Nassar”

SportFair

Simone Biles racconta il suo terrificante incubo: anche la giovane campionessa americana di ginnastica abusata da Nassar

Non finisce l’incubo per il mondo della ginnastica. Dopo le recenti affermazioni della campionessa McKayla Maroney, pagata dalla Federazione per tacere gli abusi ricevuti dall’allora medico della nazionale femminile Lawrence Nassar, ecco arrivare una nuova ammissione che fa tremare. Anche Simone Biles ‘confessa’ di essere stata abusata. La campionessa olimpica ha deciso ieri sera di raccontare a tutto il mondo, che tanto la ammira dopo le sue imprese alle ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro, l’incubo che ha vissuto e col quale convive ogni giorno.

Queste le parole sui social della 20enne statunitense:

Molti di voi mi conoscono come una ragazza piena di energia, felice e allegra. Ma ultimamente… mi sono sentita un po’ rotta e più ho cercato di attutire le voci nella mia testa più queste urlavano forte. Sono molto spaventata di raccontare la mia storia. Sono anche io tra le sopravvissute agli abusi sessuali di Larry Nassar. Credetemi quando dico che è stata veramente dura per me parlare per la prima volta ad alta voce così come lo è adesso scriverle su carta. Ci sono molte ragioni per le quali sono stata riluttante nel condividere la mia storia, ma adesso so che non è colpa mia. Non è normale ricevere un certo tipo di trattamento da un preparatore fidato di squadra e mi riferisco a questo, terribilmente, come uno ‘speciale’ trattamento. Il suo comportamento è completamente inaccettabile, disgustoso e abusivo, specialmente da parte di qualcuno del quale mi era stato detto che potevo fidarmi. Troppo a lungo mi sono chiesta, “Sono stata troppo ingenua? È stata colpa mia?” Adesso conosco la risposta a questa domande. No. No, non è stata colpa mia. No, non mi sentirò più in colpa per qualcosa che hanno fatto Larry Nassar, l’USAG, e altri. È incredibilmente difficile rivivere queste esperienze e mi spezza il cuore ancora di più pensare che, mentre m’impegno nel mio sogno di partecipare a Tokyo 2020, dovrò continuamente ritornare al centro d’allenamento dove sono stata abusata. Dopo aver sentito le storie coraggiose storie dei miei amici e altre vittime, so che questa esperienza terrificante non mi definisce. Io sono molto più di tutto questo. Sono unica, intelligente, talentuosa, motivata, e appassionata. Ho promesso a me stessa che la mia storia sarà qualcosa di più grande di questo e prometto a tutti voi che non mi arrenderò mai. Competerò con tutto il mio cuore e la mia anima ogni volta che andrò in palestra. Amo troppo questo sport e non sono mai stata una che molla. Non lascerò che un uomo, e tutto quello che glielo hanno permesso, di derubarmi del mio amore e della mia gioia. Dobbiamo sapere perché una cosa del genere è stata permessa per così tanto tempo e a così tante di noi. Dobbiamo essere sicuri che una cosa del genere non accada di nuovo. Mentre continuo a lavorare sul mio dolore, chiedo gentilmente a tutti di rispettare la mia privacy. È un processo che richiederà molto tempo.

 

Condividi