Doping – Duro attacco del gruppo hacker Fancy Bear: “la WADA è controllata da FBI. Ecco i motivi”

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Secondo il gruppo hacker Fancy Bear, la WADA è guidata dalla FBI per prendere il potere al CIO

Wada contro Cio: lotta per uno sport pulito o lotta per il potere? E’ questo il titolo di un intervento sul proprio sito da parte del gruppo di hacker Fancy Bear, sospettato di avere legami con i servizi russi, a pochi giorni dal via delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang. Attraverso la pubblicazione di una serie di mail e documenti ufficiali (scaricabili) di alti funzionati di Cio, Wada e Usoc, infatti, sostengono che “europei” ed “anglosassoni” stiano combattendo per il potere e per il denaro nel mondo dello sport. Inoltre, ci sarebbe l’FBI dietro alle accuse della Wada (la commissione con a capo Richard McLaren) sul doping russo. “La WADA – scrivono gli hacker di Fancy Bear -, con sede nella città canadese di Montreal, sostenuta dal Comitato olimpico degli Stati Uniti, ha dichiarato una “crociata” contro il CIO al fine di difendere lo sport pulito. Le agenzie nazionali antidoping di Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda e altri paesi si sono uniti alla WADA e all’USOC sotto la guida di iNADO. Tuttavia, le vere intenzioni della coalizione guidata dagli “anglosassoni” sono molto meno nobili di una guerra contro il doping. E’ evidente che gli americani e i canadesi siano desiderosi di rimuovere gli europei dalla leadership nel movimento olimpico e di raggiungere il dominio politico delle nazioni di lingua inglese. Inoltre, stanno cercando di privare i vecchi funzionari corrotti di Losanna dell’accesso a fondi multimilionari e tangenti che formano parte integrante del mondo dello sport”.

Ed in merito a Richard McLaren, che con la commissione Wada ha avviato e portato avanti l’indagine sul doping russo, sostengono che “il suo vero obiettivo fosse quello di mettere sul tavolo la carta vincente per gli anglosassoni più che combattere il doping. Secondo il direttore degli affari legali del CIO Howard Stupp – scrivono -, Richard McLaren aveva ricevuto un chiaro ordine politico per espellere la squadra russa dai Giochi e screditare il CIO e l’intero movimento olimpico. E, ponendo attenzione al team di McLaren, si scopre che uno dei collaboratori investigativi è un partner della società Bryan Cave, studio legale internazionale che è diventato famoso per la sua stretta collaborazione con l’FBI. Inoltre, il team investigativo di McLaren include ex dipendenti delle forze speciali statunitensi e britanniche“. La Wada, secondo quanto riporta il sito russo RBK, ha definito le accuse “obsolete”. “Come sapete – dicono dalla Wada secondo il media russo -, Fancy Bear è un’organizzazione criminale che cerca di minare il lavoro della WADA e dei suoi partner. Tutto ciò che hanno pubblicato è obsoleto“. Bocche cucite dal Cio: “non commentiamo la perdita di documenti” le parole riportate da Rbk. (ITALPRESS). gm/red

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