Bufera in RAI, durissimo botta e risposta tra giornalisti e dirigenza: Mondiali e F1 spaccano la Tv di Stato

SportFair

I giornalisti della RAI hanno annunciato uno sciopero per oggi contro le decisioni dell’azienda di non trasmettere i Mondiali in Russia e il Mondiale di Formula 1

La situazione alla RAI si fa sempre più tesa, con i giornalisti che hanno indetto per la giornata di oggi uno sciopero nei confronti delle decisioni dell’Azienda. Il motivo è semplice, ai dipendenti della TV di Stato non è andata giù la scelta di non partecipare all’asta per i Mondiali di Russia 2018 e per il Mondiale di Formula 1, che andranno dunque a Mediaset e Sky. Situazione che ha generato un durissimo botta e risposta tra le parti a colpi di… comunicati:

Ci scusiamo per il disagio, ma è una protesta necessaria, per ribadire il diritto di voi cittadini che pagate a poter assistere gratuitamente ai più importanti eventi sportivi che, registrano sempre straordinari risultati di ascolto” il contenuto del comunicato ufficiale firmato da Vittorio di Trapani, Segretario Usigrai. “La Rai invece non trasmetterà in diretta alcuni grandi appuntamenti, come i mondiali di calcio. È la prima volta che accade. Ed è a rischio anche la F1. Tutto a beneficio della concorrenza privata. L’azienda e il direttore di Rai Sport dunque fanno scelte di segno contrario, per di più spendendo soldi in costose collaborazioni e per acquistare prodotti da società esterne. Riteniamo inaccettabile che ormai lo sport sia un privilegio dei pochi che possono permettersi un abbonamento alla pay tv. Vogliamo che lo sport sia di tutti e per tutti”.

La risposta della RAI non si è fatta attendere, con la dirigenza della Tv di Stato che provato a spiegare i motivi delle proprie scelte:

“L’agitazione è incomprensibile perché ignora che l’azienda investe oltre 200 milioni di euro l’anno. Con l’eliminazione dell’Italia la Rai non poteva sostenere ulteriori e ingenti investimenti dettati da sole ragioni commerciali; non è un caso che altri servizi pubblici di importanti paesi europei, pur con le loro nazionali qualificate alla fase finale, non trasmetteranno le partite dei Mondiali di Russia. Sorprende infine che, invece di valorizzare gli eventi di cui Rai detiene i diritti come la Coppa Italia, i giornalisti abbiano deciso di privare i telespettatori del loro autorevole commento”.

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