Bonaventura, verità scottanti su Montella: “ecco cosa è successo tra noi. Con Gattuso ci alleniamo, prima eravamo abbandonati…”

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Bonaventura esalta le qualità di Gattuso e poi svela: “ecco cosa è successo con Montella. Finalmente non c’è più confusione”

LaPresse/Spada

Verità scottanti firmate Bonaventura. Il tuttofare rossonero si racconta in una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport, dove affronta diversi temi: dalle ritrovate motivazioni del gruppo con Gattuso, all’intensità con Montella, passando per i problemi avuti con Montella. Ed è proprio all’attuale allenatore del Siviglia che Bonaventura riserva diverse stoccate:

“Uno, magari, vorrebbe Guardiola o un top come allenatore… Ma Gattuso non ha nulla da invidiare a nessuno come metodo di lavoro. Comunque cambiare ancora guida tecnica, rappresenterebbe un passo difficile per noi giocatori. Gattuso conosce benissimo l’ambiente e meriterebbe di poter disporre di qualche fuoriclasse in più. Ci ha dato un modo di lavorare diverso dove ci sono grande intensità, pochissime pause, il livello degli allenamenti si è alzato molto. Inoltre il nostro allenatore ha un forte carattere, una grande passione, è onesto, è riuscito a dare a noi tutti una grande voglia di migliorare, un’unità di intenti importante. Gattuso è molto bravo anche a motivare chi gioca meno. Non abbandona nessuno al suo destino, cerca sempre di recuperarlo. L’intuizione più importante è stata quella di riproporre la difesa a 4. Finalmente abbiamo un modulo ben preciso e lo stiamo portando avanti. Adesso non c’è più confusione, la situazione è chiara per tutti. Quando si cambiano modulo e tanti allenatori non è un bene per noi calciatori. In questi ultimi anni abbiamo avuto a che fare con tanti, troppi cambi su tutti i fronti”.

“Ecco cosa è successo con Montella”

“Sì, in effetti il ruolo di mezz’ala mi va a genio anche perchè adesso le idee tattiche sono ben precise, non c’è più confusione, non ci sono più problemi. Gattuso esorta noi centrocampisti a cercare il gol. Quindi verticalizziamo molto, andiamo alla ricerca di reti importanti considerato anche il momento non felicissimo degli attaccanti. Con Montella è accaduto che, all’inizio di questa stagione avrei dovuto lavorare più duramente e diversamente per ritrovare la forma migliore dopo l’infortunio della stagione precedente. Invece dopo poche settimane di lavoro è iniziata l’Europa League, dove sono stato subito utilizzato a tempo pieno. Questo impegno non mi ha permesso di affrontare il campionato al cento per cento. Quando non stai bene al cento per cento, te la prendi per cose che se sei in condizione non ti toccano. Subentra un po’ più di frustrazione, non mi era mai successo di uscire dal campo arrabbiato”.

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