Sci di fondo, Pellegrino si gode il risultato: “continuo a crescere, ma ho corso contro un marziano”

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Sepp Chenetti, il tecnico responsabile della squadra di Coppa del mondo, è soddisfatto dopo il primo podio stagionale di Federico Pellegrino, ma concentrato sul crescere della stagione. “Avevamo la speranza di fare un buon risultato – dice Chenetti, ma non avevamo ancora confronti nella sprint e non sapevamo esattamente quale fosse la condizione di Pellegrino. Era partito bene a Kuusamo, poi lo avevamo visto solo a sprazzi a Lillehammer. Direi che ha superato l’esame in pieno”.

“Klaebo oggi non si batteva – prosegue Chenetti – ma bisogna crederci sempre e pensare che tutti siamo umani e possiamo avere un momento di calo di forma. È successo lo stesso l’anno scorso con Ustiugov. A mio avviso Klaebo va sfruttato: è uno a cui piace mettersi davanti e fare gara di testa, provando ad arrivare da solo anche nelle sprint. Quindi va seguito e va battuto in volata. Pellegrino è capace di rintuzzare i suoi attacchi e ha una buona volata, quindi bisogna insistere”.

“Ora mi aspetto qualcosa di buono da De Fabiani, che è in crescita, e da Noeckler già a Dobbiaco. Salvadori lo vediamo già domani a Davos, con Pellegrino, con cui abbiamo deciso di fare anche la 15 km per poi saltare Dobbiaco e preparare il Tour de Ski. Bene anche Rastelli oggi a podio in Opa Cup”.

Il podio individuale numero 16 della carriera in Coppa del mondo arriva per Federico Pellegrino proprio sulla pista forse più amata, quella di Davos, sulla quale ha colto nel 2014 il primo trionfo. “Ho corso per vincere – racconta il campione del mondo della specialità -, dando il meglio dal primo all’ultimo metro, ma ho trovato sulla mia strada Klaebo che è l’uomo del momento, sembra un marziano, piu di così era impossibile ottenere. Essere sul podio a dicembre è qualcosa che aiuta molto tutto l’ambiente. Qui a Davos è il mio quarto podio e non posso che confermare di gradirne la pista, avevo scelto il percorso più giusto entrando nel secondo quarto di finale, la semifinale valeva già una finale per i tanti avversari pericolosi, mentre sapevo che in finale l’unica tattica era quella di accodarmi a Klaebo e approfittare nel caso facesse un passo falso. Ho cercato di stargli attaccato ma non è bastato, spero che da qui alle Olimpiadi la sua condizione cali…Domenica partecperò alla 15 km a tecnica libera, poi preparerò i Campionati Italiani del 26 e 7 dicembre e successivamente andrò al Tour de Ski fino alle tappe di Oberstdorf”.

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