Roma, verità Schick: “problema al cuore? Ecco come andò con la Juventus”

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L’attaccante giallorosso Schick racconta la sua incredibile estate di calciomercato: dal problema al cuore alla Juventus, fino alla firma con la Roma

LaPresse/AS Roma/Luciano Rossi

A tutto Patrik Schick, il grande protagonista dello scorso calciomercato. Prima il trasferimento che sembrava cosa fatta alla Juventus, poi il problema al cuore, successivamente la firma con la Roma. L’attaccante ceco si racconta in una lunga intervista rilasciata a Report nel corso della quale svela alcuni importanti retroscena:

Sedotto e abbandonato dalla Juventus

“Alla fine della stagione potevo scegliere, le offerte che mi piacevano di più arrivavano da Torino, Milano e Roma. Scelsi la Juventus, ero stato chiamato da Nedved e tutto sembrava affascinante. Non vedevo l’ora. A giugno mi sentivo un giocatore della Juventus, ma in realtà non lo ero. Le visite mediche a Torino? Sapevo che non era niente di serio, era un’infiammazione cardiaca che era passata, stavo bene, sapevo di avere abbastanza tempo per riposare e che tutto sarebbe stato normale, ma la Juventus rinviò il mio trasferimento. Quando tornai dalle vacanze, il mio agente Paska mi disse che sarei dovuto tornare a Torino per altri test. Risposi che non sarei andato da nessuna parte. Alla Juventus non importava più di me, ero un po’ arrabbiato”.

La firma con la Roma

“A metà luglio, la clausola di risoluzione da 25 milioni non fu più valida, dunque il presidente della Sampdoria mi disse che avrebbe voluto spuntare il prezzo più alto possibile e lo fece, cedendomi per 40 milioni di euro alla Roma. Quando ho firmato, ho provato grande sollievo perché potevo concentrarmi solamente sul calcio. Sono sicuramente più tranquillo di un anno fa a Genova, perché arrivai come un signor nessuno, ma qui tutti mi conoscono, sanno che sono un giovane che qualcosa ha fatto. Kolarov mi ha rassicurato e mi ha detto di non subire il peso del costo del mio cartellino, di star calmo e che tutto sarebbe andato bene e che sono stati loro a voler spendere quei soldi e l’hanno fatto”.

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