MotoGp – Gibernau, il nuovo ruolo al fianco di Pedrosa e la stagione 2017. La sincerità di Sete: “Marc leader, Valentino non al suo meglio”

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Gibernau, il nuovo ruolo di guida al fianco di Pedrosa, il talento di Marquez e la stagione di alti e bassi del suo ex rivale Valentino Rossi

La stagione 2017 di MotoGp è terminata domenica scorsa. Marc Marquez è stato incoronato campione del mondo domenica a Valencia, dove ad aggiudicarsi l’ultimo Gp dell’anno è stato un eccellente Dani Pedrosa, riuscito a superare Zarco sul finale per chiudere in bellezza una stagione di alti e bassi. Il 32enne di Sabadell  quest’anno ha avuto una guida d’eccezione, Sete Gibernau, che sicuramente non aveva programmato questo suo ritorno nel paddock, come spiegato ai microfoni di Radio Catalunya:

“Non ho mai pensato di tornare indietro e neanche di fare quello che sto facendo ora, penso che questo confermi il fatto che dobbiamo reinventarci ogni giorno.Quello che Dani ha bisogno è di essere un campione… È un processo molto lungo… Non sarà da un giorno all’altro, abbiamo concluso un anno e sono soddisfatto che abbiamo un rapporto a lungo termine. La vittoria migliore è vedere Dani sorridere, la cosa bella è che penso che abbia ancora una possibilità”.

L’ex pilota si è poi focalizzato sulla strepitosa stagione di Marquez, sempre velocissimo e competitivo ma anche furbo e maturo:

“Marc è un grande leader, fa sì che le persone al suo fianco abbiano molta fiducia perché ce l’ha in se stesso, questo è ciò che lo rende quello che è, ha un grande talento e fiducia in se stesso. Ha avuto una grande stagione, ha trovato nuove situazioni e un nuovo rivale molto diretto, che è stato in grado di gestire ed è ammirevole. Ha fatto un ottimo lavoro ed è cresciuto molto”.
L’ex rivale di Valentino Rossi ha poi lasciato un commento sul Dottore, ammettendo di ammirarlo per la sua competitività, anche se non si è mostrato al suo meglio:

“C’è sempre stato un buon livello, solo i migliori arrivano in MotoGP. Ora sono Marc, Dani, Jorge, Viñales, Valentino, anche se non è al suo apice. Non è al suo meglio, ma è stato ad un livello molto alto e lo è ancora. E’ ammirevole che sia ancora in lotta e basa tutto sulla speranza”.

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