Vela: importanti decisioni per le imbarcazioni impegnate nella Leg 2 della Volvo Ocean Race

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I sette equipaggi impegnati nella Leg 2 della Volvo Ocean Race sono chiamati a prendere altre decisioni che potrebbero avere un effetto persino sulla classifica finale a Città del Capo

La flotta ha navigato in poppa in condizioni quasi al limite nelle prime 48 ore dalla partenza da Lisbona, con velocità prossime  ai trenta nodi. Ma, oltre a dover affrontare le durezze della vita di bordo in queste condizioni, con grandi onde che spazzano la coperta, un rumore e uno sbandamento continui, poco sonno e riposo, gli equipaggi e soprattutto i navigatori sono chiamati a delle scelte difficili, per decidere il momento ideale per puntare la prua più verso sud e verso la meta finale. Al rilevamento delle ore 14 (italiane) MAPFRE occupava la prima posizione del ranking provvisorio, con Dongfeng Race Team e team Akzonobel rispettivamente in seconda e terza posizione. In realtà però a questo punto della tappa la classifica è di secondaria importanza rispetto alle posizioni sullo scacchiere atlantico, in relazione alla meteo presente sul cammino. La grande decisione è se optare per andare più a ovest o più a sud. Oggi la flotta aveva una separazione di quasi 60 miglia, con MAPFRE su una rotta più meridionale, mentre Dongfeng a circa 40 miglia a nord, che si è tenuto su una rotta più occidentale. I team non devono solo evitare una ampia zona di aria leggera sottovento alle Canarie, ma devono anche cercare il punto migliore per passare le calme equatoriali, la striscia di bassa pressione in continuo movimento che attualmente dista oltre tre giorni di cammino, a sud.

Secondo il navigatore di Dongfeng, Pascal Bidegorry, la terza notte in mare sarà cruciale per il decidere il resto della tappa. “L’idea è quella di agganciare il vento più sostenuto possibile” ha spiegato in un collegamento il diretta con il Race Control Centre di Alicante.“Per fare ciò dobbiamo portarci a ovest. Dobbiamo fare attenzione alle Canarie e a Capo Verde. Stanotte sarà fondamentale per la regata, specialmente per la posizione rispetto ai Doldrums (le calme equatoriali). E’ il momento di prendere le decisioni giuste.”Descrivendo le condizioni di navigazione molto dure anche dal punto di vista fisico, Bidegorry ha aggiunto: “C’è un sacco di acqua intorno a noi e sopra di noi! Siamo completamente zuppi, fin sotto le cerate.”

Secondo le previsioni il vento dovrebbe diminuire d’intensità nei prossimi giorni e dunque l’obiettivo per tutti i team è guadagnare il più possibile prima di mettere le carte sul tavolo da gioco. “Tutta la flotta ha accelerato dopo aver passato Madeira e adesso dobbiamo giocare sugli scarsi e sui buoni.” Ha detto il prodiere e boat captain di MAPFRE Antonio ‘Neti’ Cuervas-Mons.

“Dobbiamo strambare su ogni salto e ogni volta dobbiamo spostare tutto il materiale (sopravento) ed è proprio una rogna perché le vele sono zuppe di acqua e molto pesanti. Ma, questo è il gioco e poi ci aspettano solo un altro paio di giorni così e poi il vento calerà e tutto sarà più tranquillo.”

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