Le Iene – Giada racconta la violenza subita a 12 anni, la storia shock del maestro di karate orco e della sua allieva ‘speciale’ [VIDEO]

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A Le Iene il servizio di Matteo Viviani mette in luce la storia di Giada, violentata dal maestro di karate a 12 anni

Giada è una delle prime vittime del maestro di karate orco che ieri è stato protagonista del servizio di Matteo Viviani a Le Iene. La ragazza coraggiosa ora 21enne è stata violentata quando aveva solo 12 anni dal carnefice che ora si trova in carcere.  Non solo la sorridente ragazza però è stata vittima dell’allora 34enne, ma anche altre minorenni che si sono aggiunte alla denuncia di Giada. “Faceva vedere ai miei genitori che si era affezionato a me. – racconta la protagonista del servizio de Le Iene –  Era diventato come un secondo padre, un fratello”. In palestra fa la prima mossa, precisamente durante un pigiama party organizzato da lui, in cui si siede vicino a Giada e le mette le mani dentro il pigiama per masturbarla.

Il maestro nel karate, come nella vita è un esempio da seguire. – aggiunge la vittima dell’orco della palestra del bresciano – “Non dirlo a nessuno”, mi diceva. L’estate successiva poi io sono rimasta a casa perchè mi ero rotta la gamba ed i miei sono andati in vacanza. E lui mi ha detto se vuoi per la riabilitazione ti aiuto io. Nella palestra c’era questo stanzino, un’infermeria. Nel lettino mi faceva riabilitazione, ma poi ha provato a baciarmi a mettere la mia mano sul suo inguine. Una cosa dopo l’altra. Non mi diceva niente. Confondevo questo gesto con il fatto cche mi diceva che ero ‘speciale’. Che ‘ero la persona più importante della sua vita’. Voleva che io gli dicessi che lo amavo. Era geloso, non volevo che uscissi con i miei amici, voleva sapere cosa facevo. Poi mi diceva ‘se tu lo dici a qualcuno io ti rovino la vita’. Mi costringeva a fare sesso orale su di lui e se mi rifiutavo o ero rigida diventava aggressivo, mi diceva ‘fai schifo’. ‘Se tu lo dici ai tuoi genitori non uscirai più di casa e addio karate’. 

Il sesso orale e le effusioni non bastano però più a Carmeno Cipriano, questo è il nome del maestro di karate che ha provato a rovinare la vita a Giada, e si passa allo step successivo: il sesso.

Ha messo giù un materassino, – racconta la vittima – io ero sdraiata con le lacrime mi scendevano e lui mi ha detto ‘ti faccio vedere come si fa’. Io avevo paura e ho usato questa scusa per non riuscire ad avere un rapporto completo. Ma qualche giorno dopo ci è riuscito, ho perso la mia verginità. È continuato di settimana in settimana. Per me era sempre orribile. Un pianto ogni volta, ma mi sentivo costretta, non mi piaceva. Mi diceva che ero ‘frigida’. Quando avevo 14-15 anni poi mi ha proposto una cosa a 3. Ci sono stati altri uomini con cui abbiamo avuto un rapporto completo. Con i primi due non capivo più niente. dicevo ‘spero che finisca presto’, a nessuno gliene fregava di me. Ero un bambolotto a cui gli facevi fare ciò che volevi. Poi a 17 anni  mi facevo del male , mi picchiavo da sola mi facevo tagli delle braccia. Quando gli ho detto ‘basta’ si è buttato per terra e diceva ‘io ora mi ammazzo’, ma non m’importava più.

Una storia violenta ed atroce che sembra finita così, con Giada che saluta l’orco che l’ha costretta per tanti anni a fare ciò che non voleva. Un girno però accade un evento che fa decidere alla coraggiosa ragazza di denunciare.

Sono andata in palestra con il mio attuale compagno e dallo stanzino l’ho visto uscire con una ragazzina di 15 anni e ho detto se lo ha fatto a me non lo deve fare ad altre. Per la prima volta l’ho raccontato al mio ragazzo che non mi ha giudicato e da lì mi ha detto ‘o lo dici ai tuoi o lo dico io’. Mia madre non sapeva cosa fare mio padre non ci credeva. I miei hanno sensi di colpa fortissimi. Loro non c’entrano nulla. 

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