Ciclismo – Doping, caso Rumsas: il mistero della morte di Linas si infittisce sempre di più

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La morte di Linas Rumsas si infittisce. Gli inquirenti non trovano la soluzione a questo mistero. Ecco le clamorose novità

Linas RumsasLe cause del decesso di Linas Rumsas si infittiscono. Il primo maggio 2017, l’ex ciclista dell’Altopack è giunto in ospedale a causa di un problema fisico, ma i medici non hanno evidenziato nulla di strano. Il giorno seguente, Linas Rumsas si è sentito nuovamente male e durante il tragitto è morto in ambulanza. Gli inquirenti non hanno ancora capito cosa sia successo al ciclista. In molti pensano che i medici non abbiano assistito nel modo corretto Linas Rumsas.

Al momento le cause del decesso di Linas Rumsas non sono ancora note. La dottoressa Chiara Toni non ha consegnato agli inquirenti la perizia dopo l’esame tossicologico, ma da qui nascono le prime inchieste per omicidio colposo. Il 4 settembre il commissario Silvia Cascino ha condotto un bliz nell’abitazione di Rumsas sequestrando vari farmaci medici-farmaceutici non ancora definiti. Cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati: Raimondas Rumsas, padre di Linas; Elso Frediani, ex direttore sportivo; Luca Franceschi, padrone della squadra; Narciso Franceschi e Maria Luisa Luciani, genitori di Luca. Per i cinque sono scattate varie ipotesi di reato come somministrazione di sostanze dopanti, violazione della legge doping e soprattutto la morte di Linas Rumsas.

raimondas rumsas jrLe sostanze illecite nella famiglia Rumsas sono sempre presenti. Il 3 ottobre scorso la Prima Sezione del TNA ha provveduto a sospendere in via cautelare, l’atleta Raimondas Rumsas. Il corridore della Palazzago ha assunto il Grhp-6, un ormone della crescita. Il ciclista ha effettuato il test antidoping il 4 settembre. Ora nascono i dubbi: la famiglia Rumsas perchè utilizza sostanze illecite? La morte di Linas non è abbastanza inquietante? Le indagini proseguono e la pista del doping si fa sempre più forte.

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