Sbagliata la scelta di Ventura di puntare sul 4-2-4 al Bernabeu, la Spagna domina in lungo e in largo grazie ad un Isco davvero spaziale
Doveva essere una serata storica, si è trasformata in una notte da incubo. Italia umiliata da una Spagna formato maxi, padrona del campo dal primo all’ultimo minuto grazie all’arrendevolezza degli azzurri e ad un ct, quello italiano, troppo convinto dei propri mezzi.
Ha peccato di presunzione Ventura, e lo ha pagato a caro prezzo. Presentarsi col 4-2-4 al Bernabeu non si è rivelata la scelta più azzeccata. Col senno di poi sembrerebbe facile attaccare, ma che senso ha schierare due esterni come Insigne e Candreva per poi chiedergli di fare i terzini? L’ipotetica sfrontatezza armeggiata da Ventura alla vigilia si è trasformata, alla fine, in fragilità, dimostrando come alla base di questa Nazionale ci sia davvero poco da salvare. Ovviamente le colpe di questo tracollo firmato Isco e Morata non vanno solo attribuite al ct, visto l’atteggiamento messo in campo da gente come Buffon e Verratti, totalmente fuori da un contesto che richiedeva sacrificio e attenzione.
L’errore sul gol ci può stare, ma la sufficienza adottata in alcuni frangenti no, quella non può essere giustificata. Per non parlare, infine, della scelta di schierare Spinazzola titolare in un match da dentro o fuori. Nessuno discute le qualità del giocatore, ma le ultime settimane di mercato non lo hanno di certo aiutato, condizionandolo e non poco. Non sarebbe forse stato meglio affidarsi ad un giocatore più libero mentalmente? Quesiti che difficilmente troveranno risposta, ciò che è certo adesso è che la qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 è appesa davvero ad un filo. Ventura farà bene a rimboccarsi le maniche, l’Italia su quell’aereo deve salirci eccome!
